“Confindustria Romagna condivide e rilancia la contrarietà espressa dall’assessore regionale Vincenzo Colla all’ipotesi di un terzo emendamento sulle estrazioni di gas che, limitandone ulteriormente l’operatività, potrebbe anche pregiudicare definitivamente le prospettive del settore in Italia”.
L’associazione, che contro il blocco delle attività ha scritto anche al premier nell’inverno scorso insieme ai sindacati e agli altri attori economici del territorio, ribadisce che giungere quanto prima all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili è un obiettivo condiviso, nella consapevolezza che sarà indispensabile una fase di transizione.
“Per affrontarla ci vorranno tutte le competenze, i talenti e il know-how del distretto ravennate, riconosciuto come eccellenza del settore a livello mondiale. Rinunciare a questo patrimonio di professionalità e alle risorse energetiche del mare Adriatico avrebbe ricadute disastrose per il territorio romagnolo e l’intero paese, ancor più dopo la crisi innescata dall’emergenza sanitaria”.
“La Romagna e Ravenna possono giocare un ruolo da protagoniste nello sviluppo sostenibile: per questo, invece di ragionare su ulteriori restrizioni, è urgente arrivare alla cancellazione della moratoria che blocca il rilascio di nuove concessioni per l’estrazione di gas naturale, con grave danno per l’occupazione, gli investimenti e i conti pubblici”.