“Un terzo emendamento in materia di oil&gas al DL semplificazione di fatto decreterebbe il blocco di tutte le aree che hanno già attivi permessi e concessioni per l’estrazione del gas. Ciò rappresenterebbe il colpo decisivo per il comparto ravennate dell’oil&gas e probabilmente lo stop definitivo per tutto il settore in ambito nazionale.”
Anche la CNA di Ravenna si schiera contro il nuovo emendamento che dovrà essere discusso in Parlamento, visto come un ulteriore ostacolo, se non addirittura l’ostacolo definitivo, al settore. :
“Come CNA, riteniamo che in questa fase congiunturale, aggravata dalla crisi derivata dall’emergenza Covid-19, mettere definitivamente in ginocchio il distretto energetico della nostra regione significhi, oltre a sacrificare imprese e occupazione, gettare a mare competenze e specializzazioni di altissimo livello, ridurre drasticamente le possibilità per il nostro territorio di essere assoluto protagonista nella fase di transizione energetica, dello sviluppo dell’economia green e delle energie rinnovabili.”
Quali ricadute potrebbe avere lo scenario:
“Sarebbe una perdita pesantissima in termini economici, con risvolti altrettanto gravi sul piano sociale e che, paradossalmente, ci renderebbe ancora più dipendenti dall’importazione dall’estero di gas naturale. D’altronde, in assenza di una idea complessiva di sviluppo, risulta più semplice andare ad individuare dei falsi problemi dettati dall’esigenza di mantenere a tutti i costi un consenso politico incapace di risolvere i veri problemi e destinato invece ad aggravarli”.