“Qualche giorno fa, una allegra combriccola, capitanata dalla foggiana Antonella Soldo, candidata al parlamento europeo nella circoscrizione Nord Est, già nota per aver distribuito cannabis in piazza a Bologna, ha occupato un pezzo di spiaggia del Papete, perché considerato un luogo simbolo nella lotta per la liberalizzazione delle spiagge.
A seguito della sentenza del Consiglio di stato che dichiara decadute le concessioni balneari a partire dal 31 dicembre 2023, si è sentita legittimata a transennare con un nastro, un pezzo di spiaggia dello stabilimento, allo slogan “restituiamo le spiagge agli italiani e non lasciamole in mano ai leghita”.
Quello che può sembrare un attacco alla Lega, di fato è un attacco a tutto il nostro sistema turistico balneare, un mondo che va difeso perché c’è in gioco il nostro sistema turistico, ovvero quello che ci ha sempre distinto nel mondo.
Di fatto il consiglio di Stato, pur ribadendo l’illegittimità delle proroghe delle concessioni dichiarandole scadute il 31 dicembre 2024, con ulteriori due sentenze della scorsa semana dichiara che comunque prevale l’interesse pubblico nella prosecuzione del servizio e finché non si aggiudichino le nuove gare a completamento della procedura, quindi si concluda un nuovo procedimento di assegnazione, o avvenga un’intimazione di sgombero dell’area da parte del Comune, il concessionario è legittimato a proseguire la propria attività, quindi chi occupa aree concessionate commette un illecito.
Da una parte il Consiglio di Stato ha intimato ai Comuni di procedere con i bandi, dall’altra mancano i decreti attuativi da parte del Governo. Una cosa è certa, saranno evidenze pubbliche e non aste, quindi non sarà una gara a rialzo, ma saranno valutato i progetto e le competenze.
Ciò che rimane da chiarire è il diritto di superficie, ovvero il valore degli immobili da riconoscere agli attuali concessionari e quello sull’avviamento/buona uscita, infatti se oggi le concessioni hanno un valore è grazie a chi le ha gestite fino ad oggi, i concessionari ovvero i Bagni, fanno parte della nostra storia, i pionieri delle spiagge che sono parti da un foglio bianco sul quale sono state scritte canzoni che possono piacere o non piacere, ma resta il fato che prima non c’era niente e la sabbia ha preso un valore grazie a loro.
Molto dipenderà anche da quale conformazione avrà il nuovo parlamento europeo e non bisogna dimenticare che in ogni caso l’ultima parola spetta al parlamento che rimane il nostro organo supremo.
I bagni sono probabilmente le attività che hanno sentito meno la crisi economica, anche perché è stato concesso loro tanto a discapito di altre categorie, che stanno soffrendo sempre più, anche grazie alle scelte fatte delle recente amministrazioni, che oltretutto avevano già esteso il titolo in mano ai concessionari fino al 2033. Sicuramente un riequilibrio in tempi brevi tra le parte sarà necessario, ma premesso questo, si sta parlando del nostro futuro turistico, e l’economia cervese ruota su di esso, sarebbe incosciente non difenderlo.
Mi spetterei una presa di posizione da parte dell’Amministrazione comunale contro evento di questo genere, i fautori di questo atto andrebbero puniti.”
Enea Puntiroli
Capogruppo Lega Cervia