La scandalosa occupazione abusiva del piazzale di via Medulino, in pieno centro abitato di Ravenna, addirittura nella celebrata Nuova Darsena, da parte di carovane di nomadi, giostrai e no, dovuta all’inerzia e all’inettitudine di chi governa questa città, ha raggiunto oggi la sua massima celebrazione. La festa è però finita, perché Lista per Ravenna non darà più requiem a nessuno, assessori e uffici comunali “competenti” per primi, fino a che non sarà stroncata definitivamente, a costo di denunciare l’omissione di atti d’ufficio. Dalle quattro fotografie che allego, scattate oggi di primo mattino, a distanza di sicurezza, dal presidente del Consiglio Darsena Nicola Grandi, si notano 20/25 camper, con anche mezzi di soccorso autostradale, e una popolazione “residente” che, a dedurre dai panni stesi e dai contorni domestici, è di almeno una quarantina di nomadi. Sulla base degli atti che ho ottenuto venerdì scorso dal Comune, servizio Attività produttive, non un solo veicolo e non un solo “residente” sono in possesso di alcunché rispetto a quanto dichiarò il vicesindaco il 17 agosto 2019: “Sono persone iscritte alla Camera di commercio, che andrebbero lì in periodi specifici definiti da un’autorizzazione comunale”. In questo mese di settembre, le ultime autorizzazioni, rilasciate ad appena due famiglie di giostrai per complessivi due camper, un camioncino, una roulotte e nove persone, sono scadute ieri. E già mercoledì 4 il presidente Grandi aveva allertato la Polizia municipale sulle eventuali “espansioni” non autorizzate, convocando poi il Consiglio Darsena stesso per lunedì prossimo 15 settembre, al fine di discutere lo stato abusivo delle occupazioni “nomadi” di via Medulino.

Le poche inutili strette dell’amministrazione, avvenute nel dicembre e nell’agosto scorsi, ad opera lodevole di due blitz della polizia municipale, nonché le 28 multe fatte dal 2018 ad oggi, nella maggior parte non pagate, si devono – come è stato reso noto alla cittadinanza tramite la stampa – all’incalzare congiunto del presidente Grandi, dell’altra consigliera Darsena di Lista per Ravenna, Elisa Frontini, e del sottoscritto. Ma è stato appunto il blitz del 7 agosto ad impormi di andare a fondo dell’incredibile vicenda di una città di 160 mila abitanti tenuta sotto scacco da un circolo di casate nomadi. Avendo richiesto al Comune le autorizzazioni rilasciate per questa estate ai giostrai che ne rivendicavano il diritto esclusivamente per i rispettivi diversi periodi di attività presso il Luna Park di Lido Adriano, ho accertato, in estrema sintesi, che complessivamente, e a scaglioni, le famiglie beneficiate sono state in totale cinque, l’ultima dovendosene andare il 31 agosto. Il successivo aggiornamento, di cui ho richiesto la documentazione, ha per l’appunto allungato al 9 settembre quella che, per la nostra Lista, è la deadline. Dalle carte si ricavava la permanenza in via Medulino di una famiglia, peraltro residente anagraficamente a Punta Marina Terme, fino a tutto ottobre, sul che ho ovviamente obiettato, senza ricevere conferma dell’autorizzazione.

RICHIESTA DI INTERVENTO ALLA POLIZIA LOCALE

Questa nota viene dunque da me inviata, col relativo dossier fotografico, alla Polizia locale di Ravenna, a cui richiedo un immediato intervento di sgombero dell’area e il relativo accertamento di tutte le numerose evidenti infrazioni di qualunque genere, di cui comunque chiederò copia.

Terremo poi monitorata ogni giorno l’area perché il fenomeno non si ripeta e il Comune se ne accorga.

ABUSI MAI PiU’, IN VIA MEDULINO NE’ ALTROVE

L’amministrazione comunale aveva però promesso che, scaduto l’ultimo anno scolastico in ragione della frequenza, da parte di studenti minorenni, di imprecisati istituti della città, altre autorizzazioni non sarebbero state più rilasciate, nel frattempo individuando un’altra più idonea area, esterna ai centri urbanizzati, in cui consentire di dimorare alle sole famiglie addette a spettacoli viaggianti e solo per i periodi di attività segnalati (ma da controllare, secondo noi). Perché il fenomeno non si riproduca sfrenatamente altrove, Lista per Ravenna ha già avanzato al servizio Attività produttive le sue proposte, che ora formulerà per iscritto, dovendo richiedere l’introduzione di più stringenti norme regolamentari. Metteremo la Giunta De Pascale in condizione di non svicolare ulteriormente, a costo di chiedere a tutti i gruppi di opposizione di provocare ad hoc una seduta del consiglio comunale.