“Davvero sconvolgente immaginare come questi pacifici ed innocui animali che si avvicinano ad adulti e bambini in uno scambio affettuoso di saluti, debbano venir uccisi brutalmente tramite l’inganno della cattura e la trucidazione con arma da fuoco seduta stante nelle gabbie. Sparare a cani e gatti domestici inermi sarebbe identico. Invitiamo chi non ha mai visto gli ospiti del Parco Teodorico a venire a rendersene conto con i propri occhi. Animali sfruttati dall’uomo per le loro pellicce e poi abbandonati, si sono perfettamente adattati all’ambiente e agli abitanti del quartiere: non vale il viceversa, invece, per qualcuno di loro, e non vale, evidentemente, nemmeno per l’assessore responsabile, il quale – non possiamo darci altra spiegazione – non ha certamente mai messo piede nel Parco che dovrebbe amministrare e non si è mai reso conto di quale sia l’effettiva situazione. Lo invitiamo a farlo quanto prima. Un’occasione unica, la presenza di questi animali, per far crescere consapevolezza, rispetto, tolleranza, antirazzismo e conoscenza, specialmente per le giovani generazioni. Una soluzione etica brutalmente annientata da delibere sorde e cieche, dalle leggi sventolate senza appello a chi chiedeva le ragioni di tale scelte prive di etica. Le associazioni, lo ricordiamo, hanno infatti proposto per il Parco Teodorico una soluzione ad hoc che tenesse conto dello stato di fatto: un progetto di sterilizzazione gratuita come quelli già sperimentati in altre parti d’Italia, ricevendone totale chiusura. La sterilizzazione consentirebbe di mantenere controllato il numero e costante la presenza, evitando ulteriori arrivi nel territorio lasciato libero delle nutrie uccise, a meno che non si voglia avvolgere il parco di costose muraglie degne di una prigione e prosciugare il laghetto. Ma… oltre alla pacifica convivenza ed alla partecipazione di tanti, va registrato come, giusto oggi, volontari siano stati pesantemente attaccati a parole da fruitori del Parco, con promesse minacciose. Certamente i cittadini non si faranno intimorire, ma non possiamo che registrare come, a causa di una sparuta minoranza, la situazione appaia pesante e fuori controllo. Giusto qualche settimana fa, infatti, si sono registrati avvelenamenti, e non solo di nutrie L’ennesima dimostrazione della totale inadeguatezza di chi dovrebbe risolvere in modo ragionevole le questioni ed invece si affidi, per farlo, anch’egli alla brutale violenza? Nuovo appuntamento martedì 1 novembre, a partire dalle ore 16.00, nei pressi del laghetto accessibile dal parcheggio camper di via Pomposa, per la raccolta firme e per dire basta alle violenze, ma anche alle minacce.”
Comitato difesa nutrie del Parco Teodorico a Ravenna