Prosegue la mobilitazione dei lavoratori di Enel. Una delegazione sindacale, composta dalle segreterie provinciali di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil e darappresentanti dei lavoratori, incontrerà nei prossimi giorni, le istituzioni del territorio al fine di illustrare le ragioni di questa vertenza, oltre che rendere loro partecipi delle preoccupazioni e delle criticità cui sono sottoposti i lavoratori.
“La cronica carenza di personale e l’esasperante lentezza aziendale nel ripristinare gli organici, cause del susseguirsi di episodi posti al limite delle norme di sicurezza, non sono più sopportabili. Da aziende come Enel pretendiamo e ci aspettiamo investimenti sia dal punto di vista tecnologico che organizzativo e un organico adeguato alle reali esigenze in grado di garantire i massimi standard” affermano Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil.
“Alle istituzioni diremo quello che abbiamo sempre rivendicato all’azienda: la sicurezza non prevede compromessi. La grande adesione dei lavoratori delle centrali di Porto Corsini e di La Casella allo sciopero dello scorso 28 settembre, ha dimostrato da una parte tutta la determinazione dei lavoratori a trovare soluzione ripristinando l’organico e dall’altra la necessità di evitare il tergiversare continuo e prolungato dell’azienda” continuano i sindacati.
I lavoratori si aspettano risultati concreti e risolutivi, non tavoli formali o interlocutori. Per queste ragioni continua la protesta dei lavoratori che sosterranno le proprie rivendicazioni con un secondo giorno di sciopero proclamato per il prossimo 5 novembre. La vertenza proseguirà fino a quando non saranno ripristinate le condizioni necessarie per tornare a lavorare in sicurezza.