Al fine di valorizzare il lavoro svolto in questi anni sull’applicazione del regolamento comunale in materia di funzionamento delle case famiglia, la giunta ha recentemente approvato alcune modifiche al protocollo d’intesa fra Comune e Ausl della Romagna.
“La casa famiglia – spiega l’assessore ai Servizi sociali Gianandrea Baroncini – è un servizio destinato all’ospitalità residenziale di un massimo di sei persone, caratterizzato da bassa intensità assistenziale. Pur essendo le case famiglia, ai sensi della delibera di giunta regionale 564 del 2000, strutture private e non accreditate, sono parte della rete di servizi a disposizione della popolazione anziana. Per questo abbiamo sempre lavorato, nel rispetto di quanto previsto dalla norma regionale, per prevedere ed attuare meccanismi che ci permettessero di verificare che nella loro gestione fossero assicurate le maggiori condizioni di benessere e tutela degli ospiti e di poter intervenire in caso contrario”.
Con il protocollo si perfezionano quindi strumenti già messi in campo da anni, a partire dal regolamento del 2019 che rappresenta un punto avanzato di regolamentazione locale di questo servizio. Nello specifico le modifiche sono utili ad essere sempre più incisivi nella definizione delle competenze e delle responsabilità dei servizi ed enti coinvolti e nella responsabilizzazione delle strutture stesse nella ricollocazione degli ospiti in caso di sospensione o chiusura delle attività svolte dalle strutture per dare piena attuazione al regolamento.