Mercoledì scorso si è ripetuto, dopo quasi un anno di tregua a quanto si conosce, il furto di una cassetta delle offerte presso la camera mortuaria di Ravenna. Il giorno dopo, il fatto è stato denunciato contro ignoti ai carabinieri di via Pertini dal figlio della signora deceduta, di cui si stava per celebrare il funerale. La salma era deposta al box n. 9, all’interno del quale erano passat tra le 13.15 e le 14.30, secondo la denuncia, una quindicina di persone. Alle 14.40 personale delle onoranze funebre aveva trovato la cassetta aperta e senza le offerte all’interno del box a fianco.
“Nel mese di maggio 2020 sembrò che la camera mortuaria fosse preda di un ladro seriale di cassette delle offerte. Due furti erano avvenuti, con effrazione, la prima settimana. L’11 maggio lo stesso presumibile malvivente aveva addirittura asportato una cassetta, riuscendo a fuggire pur se inseguito dai familiari della persona defunta” ricorda Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna. “Era stato notato aggirarsi a lungo negli ambienti della camera mortuaria, muovendosi con sicurezza come se fosse di casa. Il 15 maggio si era avuta un’altra asportazione di cassetta con fuga, dopodiché, il 18 maggio, era stato introdotto, temporaneamente e a scopo precauzionale, il divieto di installarne altre sui tavolini delle camere ardenti. Lista per Ravenna, che aveva sollevato questi casi in consiglio comunale, non condivise tale provvedimento, essendo le offerte un gesto, rivolto ad un ente benefico, di suffragio e di partecipazione alla sofferenza delle famiglie per la scomparsa di una persona cara. Il 2 giugno il presunto ladro seriale fu però identificato mentre era in azione nel furto dell’11 maggio, grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza installate nella struttura.
L’uomo, denunciato ai carabinieri, era un pescarese di 47 anni, residente a Ravenna, già conosciuto dalle forze dell’ordine. Indossando cappellino e mascherina, i filmati ne avevano permesso il confronto con altri fatti del genere, oltreché durante il furto di una bicicletta in aprile. Nello stesso mese, la sua presenza equivoca nella camera mortuaria era stata ripresa altre due volte, segnalata dalla polizia locale alla Procura della Repubblica
Fu allora ripristinata la possibilità di collocare le casse delle offerte nelle camere ardenti, dove però sono stati installati dei cartelli che avvertono di non lasciare incustodite le cassette contenenti le offerte. Ciò purtroppo non esclude il caso che furti con destrezza possano avvenire anche in presenza di familiari o amici dei defunti”.
In merito ai nuovi furti, Ancisi ha depositato un question time che sarà discusso in consiglio comunale
“Resta la necessità che l’intera struttura sia vigilata con la presenza fisica di personale, non solo di telecamere, che peraltro non si è in grado di monitorare se non a fatti avvenuti. Lista per Ravenna, come già fece l’anno scorso, ne pone l’obbligo a carico del Comune, affidatario della gestione della camera mortuaria da parte dell’AUSL Romagna, che ne è proprietaria”.