Si è riunito giovedì 18 febbraio nella Sala Giunta della Rocca di Lugo il Comitato del Distretto sanitario, alla presenza dei sindaci della Bassa Romagna, del direttore generale dell’Ausl della Romagna Tiziano Carradori e della dottoressa Federica Boschi.
La riunione è stata convocata per ottenere il parere dei sindaci in merito alla nomina di Federica Boschi quale nuovo direttore del Distretto sanitario di Lugo.
“Abbiamo accolto favorevolmente la scelta della dottoressa Boschi da parte dell’Ausl per la guida del Distretto sanitario di Lugo – ha dichiarato il sindaco Luca Piovaccari, presidente del Comitato di Distretto e referente per le Politiche sociosanitarie dell’Unione della Bassa Romagna -. Il ruolo del direttore di distretto è di fondamentale importanza in quanto è l’anello di collegamento tra le politiche locali e la direzione generale dell’Azienda sanitaria. Il Comitato del distretto sanitario è infatti la sede deputata ai processi di integrazione: tra politiche sociali e sanitarie e tra assistenza ospedaliera e territoriale”.
Federica Boschi si è laureata in Medicina e Chirurgia nel 1994 all’Università di Bologna con il massimo dei voti, per poi specializzarsi in Geriatria. Dal 2002 a oggi è stata dirigente medico dell’unità operativa di Geriatria dell’ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì; nel corso del 2020 è stata referente medico dell’equipe di coordinamento dell’emergenza Covid per le strutture sociosanitarie del Distretto di Forlì.
“La designazione della dottoressa Federica Boschi, stimata professionista dell’Azienda, rappresenta un ulteriore importante tassello per il governo dei servizi sanitari territoriali – ha dichiarato il direttore dell’Ausl della Romagna Tiziano Carradori -. La pandemia ha reso ancora più evidente l’esigenza di assicurare servizi nei diversi ambiti territoriali. Il direttore del distretto dovrà garantirne il presidio, al fine di cogliere le potenzialità di sviluppo, in stretto raccordo con le comunità locali”.
Durante l’incontro è stato ribadito il plauso rispetto alla rinnovata attenzione alla struttura ospedaliera di Lugo, nonché la necessità di rivedere la medicina territoriale, in funzione delle esigenze attuali.
“La medicina territoriale dovrà inevitabilmente essere ripensata, coniugando digitalizzazione e telemedicina con la prossimità dei servizi – come ribadito dal sindaco Piovaccari -. Il punto centrale saranno le case della salute, che dovranno dare risposte ai cittadini per tutte le questioni di salute non strettamente di competenza dei servizi ospedalieri, mettendo in rete tutte le professionalità necessarie e lavorando sull’integrazione dei percorsi di presa in carico degli utenti”.