La formula resta la stessa, ovvero un corso in quattro sere dedicate non solo al dialetto ma anche a cultura, usi e costumi della nostra Romagna, con docenti speciali e diversi ogni settimana, in relazione ai vari temi. Il corso si tiene nello spazio coworking Quazar e si conclude con la consegna degli attestati e una piccola festa per i diplomati.
PROGRAMMA
lezione 1 – mercoledì 5.2
DALLA POESIA AL TEATRO
per una nuova idea di Teatro Dialettale Romagnolo
Nevio Spadoni (Poeta – scrittore – giornalista)
“Tè ad chi sit fiòl?” Gli allievi si presentano, in dialetto.
lezione 2 – mercoledì 12.2
AMORE E SESSO IN ROMAGNA
modi di dire, proverbi, aneddoti, racconti alla scoperta della sessualità romagnola d’un tempo che fu
Beppe Sangiorgi (scrittore e giornalista) coadiuvato da Alfonso Nadiani che leggerà poesie sull’argomento.
“E vujtar?…” Gli allievi raccontano, in dialetto, i primi approcci amorosi.
lezione 3 – mercoledì 19.2
CUN E DIALET D’ACANT
viaggio fra gli autori del cuore, di un attore-autore nato con il dialetto accanto, che da anni continua ostinatamente a viaggiare
Gianni Parmiani (attore – docente – autore)
“Néca mè!” Gli allievi propongono una frase, un modo di dire o una breve poesia in dialetto.
lezione 4 – mercoledì 26.2
STASERA UV TOCA A VUJETAR
Gli allevi leggono o recitano un testo in prosa che verrà distribuito a tutti la 1° sera del corso
Ospiti della serata i ragazzi del laboratorio dialettale della Compagnia “Amici del teatro” di Cassanigo, tenuto da Noemi Dapporto (musicista), Cristina Vespignani (attrice), che presentano l’atto unico: “An voj scòra acsè!”
Seguirà la consegna degli attestati di partecipazione, foto e festa per i neodiplomati con un momento di convivialità curato curato da Osteria della Sghisa.
Costo: 55,00 €
Iscrizioni da effettuarsi al form on line
Nelle foto: la vignetta tratta dal «Luneri di Smembar», di Tipografia Faentina, anno 2016. Illustrazione di Emiliano Mariani