Altre 19 targhe toponomastiche ad opera del laboratorio Annafietta si stanno per aggiungere alle 74 che già adornano le vie del centro storico di Ravenna fungendo da indicatori stradali e, allo stesso tempo, da veri e propri gioielli dell’artigianato, della tradizione e della cultura locale incastonati negli angoli più incantevoli della città.
Sabato 1° Agosto, con ritrovo alle ore 9.30 in Via Diaz, angolo Via di Roma, verranno infatti inaugurate le nuove opere realizzate con la stessa metodologia e gli stessi materiali utilizzati per comporre le targhe precedenti, incrementando ancor di più un vero e proprio percorso musivo che sta diventando, nel corso degli anni, motivo di ulteriore attrazione turistica per i visitatori che giungono dall’Italia e dal mondo intero nella ex capitale dell’Impero romano d’Occidente, del Regno degli Ostrogoti e dell’Esarcato bizantino dal 402 al 751. Prosegue così il progetto iniziato nel 2009 con un bando comunale in occasione della prima edizione del festival Ravenna Mosaico e che da allora ha interessato gradualmente sempre più strade del centro.
Nel dettaglio, le 93 targhe complessive, che tra pochi giorni faranno mostra di sé, sono tutte composte da una parte centrale in ceramica realizzata del torniante faentino Ilirio Garavini e da lati in mosaico assemblati con la tecnica paleocristiana e bizantina del “metodo diretto”, ovvero tessere di pasta vitrea tagliate una ad una, allettate su malta cementizia e fughe libere in sottosquadro, per consentire il tipico gioco di luci, riflessi e chiaroscuri.
Dopo le vie dell’Acqua, le vie Fiorite, quelle di Teodora, di Giustiniano e di Dante, ecco il piano 2020 di Annafietta che va a proporre nuovi temi, ma anche a completare progetti precedenti: “Le targhe di Via Antica Zecca, Via Diaz, Via degli Ariani e Via di Roma – spiega la stessa Anna Finelli, titolare di Annafietta Mosaicisti in Ravenna – concludono il progetto delle Vie di Giustiniano. La prima targa di via Diaz raffigura l’imperatore, seguono poi i suoi dignitari di corte. Nel 2019 ne avevamo realizzate tre, ora saranno affisse le altre quattro per completare la corte”. Discorso simile per il corteo di Teodora che parte da Via Cairoli, lato Piazza del Popolo, e finisce in Piazza San Francesco: “Per i dignitari, confermando la scelta fatta per gli altri personaggi, abbiamo proposto da una parte il profilo e dall’altra – continua Annafietta – un particolare dello stesso abito o di un oggetto”.
Sin qui il completamento dei progetti avviati, ma questo lotto di targhe prevede anche due nuovi temi: “Per le opere di Viale Farini, Piazza Anita Garibaldi, Piazza Mameli e Piazza Farini ci siamo ispirati ai mosaici pavimentali della chiesa di San Giovanni Evangelista. Si tratta – continua a spiegare Annafietta – di opere musive alto medievali realizzate con pietre naturali e paste vitree che furono salvate traslandole dal pavimento in pannelli posti ora su un lato della navata. Il tema di questi mosaici sono le Crociate in Terra Santa. Dovendo scegliere, abbiamo realizzato quattro animali fantastici raffigurati e il saluto della Principessa al Cavaliere in partenza per le Crociate, che abbiamo pensato di utilizzare per la targa collocata sulla facciata della Stazione ferroviaria in Piazza Farini, luogo per eccellenza dedicato ai saluti, affinché questa immagine dia il benvenuto a chi arriva a Ravenna e l’arrivederci a chi parte”. Infine, un altro tema nuovo è legato ai fiori bizantini, con dieci targhe, da Piazza dei Caduti sino in fondo a Via Mazzini, studiate con schemi che ricordano il ricamo bizantino nato nella seconda metà dell’800 e fonte di opere di grande bellezza. In questo modo viene reso omaggio anche alla “Bizantina Ars” ispirata ai monumenti locali che la sezione ravennate del CIF, Centro italiano Femminile, è impegnato a recuperare.
“Le targhe in mosaico sono diventate un segno distintivo del nostro centro storico – afferma Massimo Cameliani, Assessore all’Artigianato del Comune di Ravenna –, sia per l’aspetto artistico che culturale. Unire la professionalità artigianale alla ricerca storica offre ai visitatori di Ravenna un percorso turistico di grande interesse. L’utilizzo della tecnica musiva per rifinire elementi dell’arredo urbano, oltre a evidenziare il carattere distintivo dell’identità nostra città, è un modo elegante e gradevole di accompagnare la passeggiata in centro storico”.
“Attraverso la prosecuzione di questo progetto – sottolinea Marcello Monte, presidente CNA comunale Ravenna – si dà un’ulteriore connotazione alla Ravenna «città del Mosaico», si contribuisce a abbellirla, attraverso segni importanti quali le targhe toponomastiche e si ha anche una ricaduta economica sul territorio. Un progetto che deve proseguire e allargarsi anche ad altre proposte e idee per rendere Ravenna ancora più bella e attrattiva”.