Con data 10 agosto è stata emessa dall’Autorità Portuale la nuova ordinanza (n. 07/2020) per la regolamentazione degli accessi alle dighe. Come molti ricorderanno, la questione si era aperta poco meno di un mese fa, a seguito della decisione da parte dell’Autorità Portuale di escludere le biciclette dal transito sui moli. La reazione delle associazioni è stata immediata, e fra queste quella di FIAB Ravenna che ha come finalità la diffusione della bicicletta come fondamento per una mobilità sostenibile.

La richiesta di regolamentazione e di fruizione delle dighe foranee espressa da FIAB e dalle associazioni del territorio è stata ampiamente argomentata nel corso di un incontro pubblico che si è tenuto martedì 21 luglio presso la Pro Loco di Porto Corsini, in cui erano presenti il Presidente dell’AP Daniele Rossi e il Vicesindaco di Ravenna Eugenio Fusignani. FIAB Ravenna esprime soddisfazione per come l’Autorità Portuale sia riuscita a conciliare le giuste esigenze di sicurezza con la possibilità di fruire delle dighe anche con l’utilizzo della bicicletta, come mezzo di spostamento per le attività ludico sportive, di cicloturismo e di mobilità “dolce” per la fruizione di questa struttura unica in Italia.

La nuova ordinanza infatti, consente alle bici l‘accesso alle dighe foranee Cavalcoli e Zaccagnini e dei moli “guardiani” con specifiche prescrizioni. In particolare, si richiede di procedere a passo d’uomo (non più con bici a mano), di utilizzare adeguati dispositivi di illuminazione nelle ore notturne, di prestare massima attenzione in caso di presenza di pedoni o di eventuali ostacoli sul piano viabile, di evitare di intralciare altri utenti in caso di parcheggio. Sono consentite anche le manifestazioni ciclistiche che dovranno essere oggetto di apposita autorizzazione rilasciata dall’Autorità di Sistema Portuale. Condividiamo totalmente queste disposizioni che fanno parte da sempre della cultura FIAB, sostenitrice dell’uso cosciente, responsabile e consapevole della bicicletta. FIAB Ravenna si farà carico si sensibilizzare le varie associazioni ciclistiche sull’uso corretto di questo patrimonio unico dato dalle dighe.