In occasione dell’inaugurazione della Tomba di Dante alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella il numeroso pubblico presente e l’ancora più cospicuo numero di persone collegate, da ogni parte del mondo, alla ripresa streaming, hanno ammirato la Zona del Silenzio, cuore dell’identità dantesca di Ravenna, resa ancora più preziosa dalla nuova illuminazione progettata, realizzata e donata al Comune di Ravenna da Cpl Concordia, azienda che gestisce l’illuminazione pubblica della città.
“La luce è materia narrativa e metodo compositivo della Commedia – dichiara il sindaco Michele de Pascale – dunque l’omaggio a Dante attraverso la riqualificazione illuminotecnica è certamente forma importante di tributo ad uno dei massimi poeti della letteratura mondiale e contestualmente costituisce un dono prezioso, del quale ringrazio di cuore Cpl Concordia, per la nostra città e per l’intero territorio nel settecentenario della morte del Poeta”.
Il rigore e il dettaglio espresso in questo intervento, realizzato secondo una modalità gestionale ed esecutiva di eccellenza, ha il grande merito di contemperare le necessità di fruizione, di corretta lettura del patrimonio, di sicurezza e di valorizzazione. L’illuminazione architetturale ha infatti una valenza di primo ordine in termini di comprensione di un’area significativa ed emblematica che costituisce un luogo della memoria del mondo.
Il cromatismo e la resa materica delle parti murarie e l’armonia e la morbidezza della copertura originaria della Tomba, riportati allo splendore originario dai lavori di restauro appena conclusi, sono stati molto valorizzati dalle nuove luci che hanno contribuito a restituire una visione più coerente rispetto ai rapporti plastici e volumetrici dell’architettura.
La rimodulazione luminosa ha anche particolarmente dato visibilità all’attiguo Quadrarco di Braccioforte, oggetto di riallestimento sia per le parti a verde che per le testimonianze materiali; il complesso architettonico che si trova sul sito di un oratorio citato nel IX secolo dallo storico ravennate Andrea Agnello, presenta sarcofagi paleocristiani destinati a conservare il ricordo di antiche famiglie ravennati, nomi presenti nella narrazione oltremondana, e luoghi simbolo del culto dantesco , come per esempio i resti della porta murata dove furono rinvenuti i resti di Dante in occasione del VI centenario della nascita e il dosso verdeggiante che ricorda il luogo in cui furono conservate le spoglie dantesche durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il progetto illuminotecnico, che ha coinvolto la piazza San Francesco, il voltone don Mesini, i portici del Palazzo della Provincia e la Basilica dove furono celebrate le esequie di Dante, è caratterizzato da tecnologia a basso impatto ambientale, che consente, contestualmente alla valorizzazione notturna dei monumenti, il miglioramento del risparmio energetico e la riduzione dei costi di gestione. “Le soluzioni tecniche adottate garantiscono elevate prestazioni in termini energetici, di efficienza e durata delle sorgenti luminose e di facilità nella gestione e manutenzione degli impianti, consentendo di ridurre i consumi energetici di quasi l’80%”, sottolinea il Presidente di Cpl Concordia Paolo Barbieri.
In particolare il valore dell’intensità luminosa, di grande efficienza energetica, fa sì che i volumi architettonici ed i singoli elementi illuminati siano caratterizzati da un’armonia luminosa in cui l’occhio possa apprezzare le ombre, i chiaro-scuri e tutti quei segni che permettono la percezione della dimensione legata alla profondità degli oggetti. La coesistenza di valorizzazione e sostenibilità, la collaborazione tra impresa e cultura, il lavoro congiunto di diverse professionisti e professioniste ha dunque restituito alla città uno spazio della cultura che attraverso la luce si fa spazio di comunità.