E-WORK FAENZA-VIRTUS BOLOGNA 54-76
(parziali: 19-22 / 33-43 / 45-58)
E-Work Faenza: Franceschelli 4, Edokpaigbe 1, Niemojewska 2, Cvijanovic 12, Tagliamento 19, Peresson 3, Bernabè ne, Gori ne, Spinelli 4, Grande ne, Dixon 8, Brossmann 2. All: Seletti
Virtus Bologna: Del Pero, Pasa 7, Peters 4 ,Cox 7, Rupert 17, Barberis 6, Dojkic 15, Andrè ne, Zandalasini 9, Orsili 4, Consolini 7. All: Vincent
Arbitri: Mauro Moretti di Marsciano (Pg), Claudia Ferrara di Ferrara (Fe) e Emanuele Tommasi di Veroli (Fr)
Ci prova, a lungo, l’E-Work Faenza a dar fastidio alla Virtus Segafredo Bologna, ma l’allungo 18-9 delle ospiti nell’ultimo quarto non lascia scampo a Franceschelli e compagne. Che devono arrendersi 76-54 nel derby emiliano-romagnolo. Non basta, infatti, un buon primo tempo (seppur macchiato da qualche errore e da qualche palla persa di troppo): le bolognesi sono più solide (anche se inspiegabilmente più nervose) nei momenti delicati degli ultimi 20 minuti di gioco e conquistano una meritata vittoria al PalaBubani.
A livello statistico, le locali viaggiano sugli stessi livelli della corazzata bolognese dall’arco con 8 triple a segno (contro le 7 delle avversarie) e a rimbalzo (35 contro 32), ma subiscono nettamente nel tiro da 2 punti con soli 12 canestri (su 31, 39%) contro i 23 (su 43, 53%). Evidentemente troppe le 25 palle perse (contro 10) dinanzi ad una squadra di alto livello come la Segafredo.
Tra le singole, buon (solito) bottino per Marzia Tagliamento (19 punti) topscorer di serata, davanti a Cvijanovic (12 e Dixon 8), mentre tra le avversarie spicca il duo Rupert (17) e Dojkic (15), con la fortissima Zandalasini, Pasa e Consolini a ridosso della doppia cifra.
Coach Seletti spedisce alla palla a due Niemojewska in cabina di regia, Cvijanovic, Tagliamento, Brossmann e Dixon, risponde coach Vincent con Pasa, Cox, Rupert, Dojkic e Zandalasini.
Il primo tempo e, nello specifico, il primo quarto sono certamente i più equilibrati. Sblocca il match, con una tripla, Dojkic. Al 3’ Tagliamento firma il 5-5 con 5 punti filati (compresa la tripla del pareggio). Cox e Dixon segnano più volte per il 12-11 Bologna a metà frazione, quindi Peresson piazza la zampata dall’arco a 4’ dalla sirena per il 14-14. Zandalasini firma il 18-14 a 2’, con il primo quarto che si spegne sul 22-19 ospite, con il cesto di Brossmann e la splendida tripla dall’angolo sinistro di Cvijanovic.
Dopo 2’ del secondo parziale, Franceschelli, dalla lunetta, accorcia sul 22-26 dopo un buon avvio delle ospiti. A metà tempo Dojkic firma il primo vero allungo della partita con la tripla dall’angolo che vale il 31-22. Tagliamento e Cvijanovic cercano di “metterci una toppa” con due ottime penetrazioni (31-26) che tengono a galla Faenza. Rupert e Spinelli segnano in pochi secondi sui due fronti (35-28), poi, dopo diversi minuti ricchi di errori, è uno stepback pazzesco di Zandalasini a mettere 10 punti di distanza tra le due formazioni (38-28 a 2’ dall’intervallo). E’ Tagliamento a ridare ossigeno all’E-Work prima con la tripla del 40-31, quindi con una penetrazione di pura potenza in area (40-33 a 10” dalla sirena). Nell’ultimo possesso del primo tempo la Virtus Bologna si organizza e manda Consolini a realizzare dalla distanza allo scadere per il 43-33 con cui ci si ferma al riposo di metà gara. All’intervallo la situazione è, a livello di statistiche, sostanzialmente in equilibrio, con 4 triple e 5 liberi realizzati da ambedue le formazioni, che viaggiano pari anche nei rimbalzi (18). La differenza la fanno 7 palle perse in più per le locali che segnano pure 5 canestri in meno dalla media distanza.
Nella prima metà del 3° quarto, Bologna fa le prove tecniche di fuga, ma Faenza tenta di mantenere il contatto, restando a cavallo della doppia cifra di distanza (46-35, 48-39 a metà tempo). Per circa 3’ non segna nessuno, fino alla tripla (in totale libertà) dall’angolo destro di Pasa che scava un solco importante (51-39). Si realizza molto poco nei primi 6’30” di gioco, con la Virtus avanti 8-6 nel parziale. A 1’30” dalla sirena si registra il 5° fallo (molto, molto dubbio su Dojkic) di Martina Spinelli che priva la squadra di tanta fisicità in piena area. Ma in campo serpeggia molto nervosismo, soprattutto (e in maniera inspiegabile visto il buon margine di vantaggio) tra le ragazze della Virtus Bologna che, dopo averlo rischiato con Zandalasini, incassa un fallo tecnico per una plateale protesta contro l’arbitro: alla sirena mancano 45 secondi e Bologna comanda sul +15 (56-41). Cvijanovic allo scadere del tempo brucia la retina dall’arco nell’angolo sinistro per il 58-45 con cui ci si ferma per l’ultima pausa breve. Nervosismo a parte, la Segafredo appare padrona del match dopo un primo tempo equilibrato, con Faenza che dovrebbe compiere un’impresa per scalfire il vantaggio bianconero.
Ma già in avvio dell’ultimo periodo si intende come la luce dell’E-Work si stia lentamente spegnendo: dopo 2’30” lo svantaggio, infatti, aumenta fino al 45-63 con ancora nessun canestro realizzato per le locali. E’ la mano ferma di capitan Franceschelli dall’angolo destro a firmare i primi 3 punti dell’ultimo quarto faentino (63-48). Cvijanovic e Rupert firmano il +17 per la Virtus (67-50) a metà tempo. Mentre il cronometro si avvia allo scadere, un contropiede di Cvijanovic accorcia sul +20 (74-54) che anticipa il 76-54 che non rende pienamente merito della buona prestazione delle locali nel primo tempo, anche se il successo della Virtus Bologna è assolutamente meritato.
Prossimo impegno per Tagliamento e socie, domenica 25 febbraio 2024 alle ore 18,00 presso lo storico impianto veneziano “PalaTaliercio”, contro la capolista Reyer Venezia.
A1 Femminile
4^ Giornata di Ritorno
E-Work Faenza-Virtus Bologna 54-76
Schio-Dinamo Sassari 76-62
Sanga Milano-Reyer Venezia 70-85
S.Martino di Lupari-S.S.Giovanni 70-75
Ragusa-Campobasso 63-49
Battipaglia-Roma 55-63
Riposa: Brixia
Classifica:
Reyer Venezia 30, Virtus Bologna e Schio 26, Campobasso e Sesto San Giovanni 22, San Martino di Lupari* e Ragusa* 16, Roma* e Dinamo Sassari 12, Brixia* 10, E-Work Faenza 8, Milano 4, Battipaglia 0. (*1 partita in meno).