Buona partecipazione a Faenza per la Notte europea della ricerca, iniziativa promossa dalla Commissione europea che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni in tutti i paesi europei con l’obiettivo di creare occasioni di incontro per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni ad essa legate in un contesto informale e stimolante, attraverso esperimenti, dimostrazioni dal vivo, mostre e visite guidate, conferenze e seminari divulgativi, spettacoli e concerti. Cornice della Notte faentina, l’ex complesso dei Salesiani.

L’evento è stato organizzato da docenti, ricercatori, dottorandi e studenti del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell’Università di Bologna, in collaborazione con il Campus di Ravenna, dal Dipartimento di Chimica industriale Toso Montanari, Comune di Faenza e Faventia Sales ed ha visto la partecipazione dell’assessore con deleghe a Istruzione e Università del Comune di Faenza, Martina Laghi. 

Parte della serata è stata dedicata a bambini e famiglie che hanno potuto esplorare il mondo della scienza da un punto di vista ludico permettendo di avvicinarsi ai diversi temi proposti attraverso il gioco. Numerosi infatti sono stati i laboratori e le attività didattiche, appositamente progettati per i piccoli fruitori, così da poter esplorare le meraviglie della scienza attraverso dimostrazioni come l’estrazione del DNA, i laboratori interattivi per la visione del ciclo vitale di una cellula e, per quanto riguarda la facoltà di infermieristica, le dimostrazioni di tecniche salvavita come il massaggio cardio-respiratorio, la rilevazione dei parametri vitali o le tecniche analgesiche basate sull’ipnosi. Oltra e dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche, alla Notte Europea della Ricerca ha partecipato il Dipartimento di Chimica industriale Toso Montanari che ha proposto percorsi con gli studenti e i docenti del corso di laurea di Chimica e tecnologie per l’ambiente e i materiali.

L’evento ha inoltre fornito un’occasione unica per poter dare la possibilità, agli studenti della scuola secondaria, di dare uno sguardo ai percorsi universitari legati alle materie scientifiche.