“Sul Resto del Carlino di oggi, l’amministrazione comunale di Ravenna celebra il progetto “Parco Marittimo” definendolo il “più grande piano di investimenti mai realizzato per la città”, con un finanziamento di 114 milioni di euro, di cui ben 111 milioni provenienti dai fondi europei del PNRR. Tuttavia, dietro questa narrazione trionfalistica si cela una realtà ben diversa, caratterizzata da abbattimenti di alberi, distruzione di ecosistemi e un evidente danno ambientale.

Sul sito ufficiale del turismo ravennate (turismo.ra.it), il Parco Marittimo viene descritto come un progetto di riqualificazione della costa “accessibile, sostenibile e inclusivo”. Una definizione che contrasta fortemente con le conseguenze dell’intervento. “Il Parco Marittimo e la comunicazione della giunta che lo circonda – dichiara Nicola Grandi, candidato sindaco di Ravenna per la coalizione di centro-destra composta da Fratelli d’Italia, Forza Italia e la lista civica Viva Ravenna – rappresentano un caso emblematico di greenwashing. Si tratta di una strategia ingannevole per far apparire il progetto ambientalmente sostenibile, distogliendo l’attenzione dagli effetti devastanti sull’ecosistema.”

Un esempio lampante è quello di Lido di Savio, dove il progetto ha comportato l’abbattimento di un doppio filare di pini, con 15 alberi già tagliati a febbraio 2024 e altri 49 a rischio imminente di abbattimento. Il tutto per una presunta “riqualificazione del lungomare”, che si traduce in una distesa di pavimentazione assolata e priva di verde.

Analogamente, sugli ‘stradelli retrodunali’, emergono criticità che evidenziano l’approssimazione del progetto. Commenta Grandi: “La sotto-struttura è stata realizzata in legno di abete, materiale fragile e poco resistente, mentre la sovra-struttura è in legno esotico, con un forte impatto ambientale dovuto al trasporto e alla difficoltà di reperibilità per eventuali manutenzioni. Inoltre, la pavimentazione non è drenante”. “Le passerelle, dopo così poco tempo dalla realizzazione, si stanno già deteriorando i segni di ammaloramento e sono evidenti”, afferma laconico il candidato. “È fondamentale capire perché non sono già stati previsti e programmati i necessari lavori di manutenzione e accantonati i relativi fondi. Come consigliere in carica, intraprenderò un’interrogazione consiliare dedicata”.

“La beffa è che un progetto come il ‘Parco Marittimo’, il cui nome stesso è un artificio comunicativo, venga quasi interamente finanziato con fondi PNRR, che dovrebbero essere destinati solo a progetti privi di ‘Danno Ambientale Significativo’ (DNSH, Do No Significant Harm). È ora di smascherare questa operazione di facciata e di pretendere una vera tutela dell’ambiente e del nostro territorio” conclude Grandi.”