L’infermiere di famiglia inizierà il suo lavoro a gennaio 2023. È la novità più importante emersa nella riunione sull’attuazione del progetto della Casa della Salute di Voltana che si è tenuta in questi giorni coinvolgendo il Comune con l’assessora alla Sanità Maria Pia Galletti e la presidente della Consulta Valeria Monti e i referenti dell’Ausl Romagna.
L’introduzione dell’infermiere di famiglia è uno degli elementi qualificanti del progetto Casa della Salute di Voltana e la sua figura è stata introdotta dopo un attento studio dei bisogni della popolazione. Voltana è zona rurale assieme alle località di Ciribella, Frascata, Passogatto e Giovecca, tutti questi luoghi sono decentrati rispetto all’ospedale distrettuale. L’infermiere di famiglia, professionista appositamente formato, opererà rispondendo ai bisogni di salute di uno specifico ambito territoriale e comunitario di riferimento, favorendo l’integrazione sociosanitaria dei servizi. Una figura cerniera tra l’utenza e la rete dei servizi che eserciterà le sue funzioni nella Casa della Salute o a domicilio.
Durante la riunione era presente anche il professionista individuato che svolgerà la sua funzione dividendosi tra il territorio e la Casa della Salute e lavorerà in stretta sinergia con i medici di medicina generale e tutti i professionisti coinvolti nel processo di cura ed assistenza .
“L’avvio dell’attività dell’infermiere di famiglia è una notizia molto importante – sottolinea l’assessora alla Sanità Maria Pia Galletti – .Nel tavolo di lavoro che abbiamo con Ausl Romagna abbiamo voluto con forza l’introduzione di questa nuova professionalità al servizio della comunità e delle persone fragili. Dopo un percorso formativo specifico si arriva alla operatività. È un nuovo approccio dove l’ operatore intercetta i bisogni delle persone là dove queste vivono e nell’ottica della soluzione dei problemi sanitari e sociali. Un modello che si potrà replicare ove si ritenga necessario”.