Nel territorio ravennate al 29 marzo 2019 risultavano non assicurati il 19,07% degli autoveicoli e addirittura il 61,79% dei motoveicoli, pari al 24,81% dei mezzi complessivamente intesi.
A livello regionale la percentuale era del 24,78% dei mezzi, mentre a livello provinciale il primo posto è occupato da Rimini con il 28,12%, seguito da Bologna con il 25.88%, da Modena con il 25,03%, da Ravenna con il 24,81%, da Reggio Emilia con 24,52%, da Parma con il 23,456%, da Piacenza con il 23,49%, da Forlì con il 23,06% e da Ferrara con il 22,75%.
Questa grave situazione è sicuramente molto preoccupante anche perché molti ritengono che la smaterializzazione della documentazione assicurativa porti a controlli più superficiali da parte delle autorità, mentre, nella realtà, sono aumentate le telecamere che forniscono i dati per il controllo da remoto con la conseguente emissione di una sanzione se non in regola con le norme vigenti.
Non è trascurabile il fatto che è aumentato il numero di coloro che omettono il soccorso a seguito di incidentalità, con una crescita della pirateria stradale.
Esiste il Fondo di garanzia nato per tutelare le vittime di incidenti in cui il responsabile è privo di assicurazione o se rimane anonimo.
In molti casi la pratica di risarcimento attraverso l’attivazione del Fondo di garanzia comporta per il richiedente tempi di attesa infiniti e a volte la necessità di ricorrere in giudizio.
E’ bene ricordare che recentemente sono state apportate modifiche all’articolo 193 del Codice della Strada in base al quale se si circola senza copertura assicurativa si rischia, la prima volta, la decurtazione di cinque punti dalla patente con sanzioni che variano da 868 a 3.471 euro.
In caso di recidiva per due volte in un anno, la sanzione pecuniaria viene raddoppiata prevedendo anche la sospensione della patente da uno a due mesi, il fermo per i 45 giorni successivi all’illecito.
Incredibilmente queste misure, se non accompagnate da una forte azione repressiva, rischiano di far aumentare i pirati che, dopo aver commesso un incidente di fronte alla prospettiva di vedersi bloccata l’auto potrebbero decidere di fuggire.
L’elaborazione dell’Osservatorio sui dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti delinea il quadro regionale al 29 marzo 2019:
Il parco circolante è composto da:
autoveicoli 3.556.278 86,55% del totale del parco circolante
motoveicoli 552.869 13,45% del totale del parco circolante
TOTALE 4.109.147
di cui assicurati:
autoveicoli 2.862.952 92,62% del totale dei mezzi
motoveicoli 228.029 7,38% del totale dei mezzi
TOTALE 3.090.981
per differenza risultano non assicurati:
autoveicoli 693.326 68,10% dei non assicurati
motoveicoli 324.840 31,90% dei non assicurati
TOTALE 1.018.166
Il dettaglio dell’area ravennate è il seguente:
RAVENNA |
autoveicoli |
324.541 |
262.666 |
61.875 |
19,07 |
80,93 |
100 |
|
motoveicoli |
50.388 |
19.255 |
31.133 |
61,79 |
38,21 |
100 |
|
totale |
374.929 |
281.921 |
93.008 |
24,81 |
75,19 |
100 |
In termini assoluti:
in regione sono 1.018.166 i mezzi non assicurati, di cui:
Bologna 235.423
Modena 163.283
Reggio nell’Emilia 121.208
Parma 94.687
Ravenna 93.008
Rimini 92.526
Forlì 86.251
Ferrara 70.793
Piacenza 60.987
Occorre precisare che in Italia vige ancora la possibilità di polizze sospendibili e cioè un mezzo immatricolato e idoneo alla circolazione può non pagare l’assicurazione se in disuso o fermo per periodi di tempo limitati, purchè sia parcheggiato all’interno di un garage, di un’autorimessa o di un cortile privato.
L’assicurazione, invece, è obbligatoria nei seguenti casi:
- il veicolo è in circolazione,
- o parcheggiato sulla pubblica via o su uno spazio aperto al pubblico,
- o nel caso di fermo amministrativo,
- o se rottamato.
Nel caso particolare di furto è necessario istruire la pratica di “perdita di possesso” per non incorrere in sanzioni.
Stante queste doverose premesse è significativo che, mediamente nei territori provinciali della nostra regione, la percentuale di mezzi non assicurati oscilli tra il 22 ed il 28 %.
Occorre segnalare che il preoccupante fenomeno, perchè sempre più soggetti non pagano l’assicurazione, forse a causa di ristrettezza economica, consapevoli anche del fatto che è stato abrogato il reato di falsità in scrittura privata. Si ritiene che anche la smaterializzazione della documentazione assicurativa spinga a scommettere su controlli più superficiali da parte delle autorità.
Questa situazione pone dei rischi finanziari non indifferenti in caso di incidente senza colpa, perché il crescente numero di veicoli non assicurati può rendere difficoltoso il risarcimento dei danni.