“Proprio ieri mentre si chiudeva il Festival delle Culture, con un bellissimo momento di confronto e dialogo insieme Riccardo Iacona, Eva Giovannini e quattro giovani ravennati, abbiamo dovuto ascoltare frasi vergognose di chi (sper)giura sul Vangelo e un minuto dopo offende la Costituzione italiana, abbandonando e strumentalizzando centinaia di vite umane” ha commentato il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale, in merito alla questione della nave Aquarius e alal decisione del Ministro degli Interni Salvini di negare alla nave Aquarius, con oltre seicento migranti a bordo di attraccare in uno dei porti italiani.
“Ravenna città di porto ha ben chiaro cosa significhi salvare vite in mare, conosce il valore dell’accoglienza di persone in pericolo e si unisce idealmente alle città del sud, Napoli, Palermo, Taranto, Messina e Reggio Calabria che hanno dato la loro disponibilità a soccorrere i bambini, le donne e gli uomini a bordo dell’Aquarius”.
Anche la Cgil di Ravenna ha condanna la scelta di Salvini di chiudere i porti italiani e ha apprezzato la presa di posizione del sindaco di Ravenna Michele de Pascale
“Siamo di fronte a un atto di estrema gravità – commenta la segreteria della Cgil di Ravenna – che dimostra ancora una volta la deriva razzista che sta segnando le politiche sull’immigrazione. Non possiamo tollerare questa situazione, l’Italia in questo momento non garantisce i diritti umani universali, salvaguardati dal diritto internazionale, dal diritto marittimo e naturalmente dalla nostra Costituzione. La Cgil sta facendo sentire la sua voce, in tutto il Paese, attraverso i lavoratori dei porti e i lavoratori marittimi. Ribadiamo la necessità di assicurare i principi fondamentali del diritto e per questo apprezziamo e sosteniamo le parole espresse dal sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, che ha detto che il porto di Ravenna rimarrà sempre aperto”.