A Natale torna la Pigotta dell’UNICEF a sostegno del lavoro dell’UNICEF nelle emergenze, con particolare attenzione ai programmi di lotta alla malnutrizione infantile. La crisi globale della nutrizione, acuita anche dalla guerra in Ucraina, sta causando un rapido aumento del numero di bambini sotto i 5 anni che soffrono di malnutrizione acuta grave. Dall’inizio dell’anno, ogni giorno, nei 15 paesi più duramente colpiti (Afghanistan, Burkina Faso, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Haiti, Kenya, Madagascar, Mali, Niger, Nigeria, Somalia, Sud Sudan, Sudan e Yemen), 1 bambino al minuto è stato colpito da malnutrizione acuta grave e oltre 8 milioni di bambini sotto i 5 anni potrebbero morire per malnutrizione acuta grave se non ricevono subito cure e alimenti terapeutici.
“Quest’anno adottare una Pigotta significa sostenere tanti bambini che nel mondo vivono in situazioni di emergenza e in particolare coloro che soffrono di malnutrizione” –ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia. “Chiunque deciderà di adottare una Pigotta farà felice chi la riceverà e garantirà supporto e nutrizione a tanti bambini che nel mondo hanno bisogno di aiuto. Invitiamo tutti nelle piazze e presso i comitati locali UNICEF a scegliere la propria Pigotta da adottare e fare un importante gesto di solidarietà.”
La Pigotta da oltre 20 anni è la popolare bambola di pezza dell’UNICEF, realizzata dai volontari UNICEF attraverso attività nelle scuole, nei centri anziani o nei comitati locali presenti sul territorio italiano. Ogni Pigotta adottata, rappresenta un circolo di solidarietà che unisce coloro che l’hanno realizzata, le persone che l’hanno adottata e i bambini che grazie alla donazione verranno aiutati. Quest’anno, la storica bambola di pezza sostiene il lavoro dell’UNICEF nelle emergenze, con particolare attenzione ai programmi di lotta alla malnutrizione infantile.
“Abbiamo una missione: salvare i bambini in ogni emergenza.”
È possibile adottare la Pigotta dell’UNICEF a fronte di un contributo minimo di 20 euro: