La Stagione curata dal Teatro Due Mondi accoglie lo storico gruppo che proporrà, la sera dell’antivigilia, il suggestivo spettacolo Caleidoscopio d’Oriente. Ingresso unico 2 euro.
L’approccio interculturale che da sempre caratterizza il lavoro del Teatro Due Mondi si manifesta anche nel prossimo spettacolo in programma alla Casa del Teatro di Faenza, nell’ambito della Stagione un teatro di comunità: si tratta del suggestivo Caleidoscopio d’Oriente. Una fantasia di teatro danza classico indiano, che il TTB – Teatro Tascabile di Bergamo presenterà la sera dell’antivigilia di Natale, venerdì 23 dicembre alle ore 21.
Caleidoscopio d’Oriente, interpretato da Alessia Baldassari, Tiziana Barbiero, Antonietta Fusco, Ruben Manenti, Alessandro Rigoletti, Caterina Scotti e Marta Suardi, è una fantasia di brani che appartengono alle tre discipline praticate in maniera continuativa dal Tascabile: Bharata Natyam, Kathakali, Orissi.
«Loro comune denominatore è il rigore della tecnica e la leggendaria preparazione degli attori così come viene presentata nel Natyasastra – Trattato sulle arti drammatiche, il più importante testo teorico sul teatro-danza classico indiano, che su un piano analogico può essere avvicinato alla Poetica di Aristotele e ai trattati di Zeami come fondamentale testo di estetica teatrale» spiegano gli artisti «Il modo più diretto per accostarsi al teatro-danza classico indiano è forse quello di considerarne una possibile partizione secondo i fondamentali di danza pura (nritta) e di recitazione (abhinaya) con particolare riferimento a quella sorta di linguaggio di alta stilizzazione mimata che tecnicamente viene chiamata nritya (danza espressiva)».
Il TTB Teatro Tascabile di Bergamo – Accademia delle Forme Sceniche soc. coop. sociale è stato fondato nel 1973 da Renzo Vescovi sulla via aperta dal Teatr-Laboratorium di Jerzy Grotowski e dall’Odin Teatret di Eugenio Barba. Caratteristica fondante è quella di essere un “teatro di gruppo”. Lo contraddistingue un lavoro che si svolge su un piano di interazione complessiva dei suoi membri, secondo il costume delle botteghe d’arte rinascimentali: un gruppo di persone unite da un costante lavoro quotidiano, relativo non solo alla preparazione di uno spettacolo, ma anche a tutto ciò che allo spettacolo sta intorno, realizzando specifici ed autonomi processi creativi non immediatamente “produttivi”, ma tali da determinare anche una parallela e continua elaborazione culturale. Dopo la scomparsa del fondatore e regista Renzo Vescovi (2005) il TTB inizia un cammino verso forme di regia collettiva, continuando la creazione di spettacoli al chiuso e all’aperto e la progettazione di iniziative culturali in collaborazione con Enti locali, nazionali ed esteri.
Dopo lo spettacolo, dialogo tra artisti e spettatori moderato dal critico teatrale Michele Pascarella.