Nasce una nuova tipologia di utilizzo del demanio idrico: quella dedicata al taglio della vegetazione arborea e arbustiva. Con il parere favorevole della Commissione Ambiente (presieduta da Manuela Rontini) viene aggiunta questa tipologia per cui la delibera di Giunta ha definito anche un canone omogeneo per tutta la regione. Favorevoli al provvedimento i consiglieri del Partito democratico. Astenuti Sinistra italiana, Misto-Mdp e Misto-Mns.
Le strutture autorizzazioni e concessioni (Sac) di Arpae potranno così rilasciare concessioni basandosi su parametri unici e su criteri omogenei. Due i valori principali, calcolati sui valori di mercato, che quantificano il canone, calcolato per unità di peso con riferimento al tipo di legname: un euro al quintale se si tratta di legno tenero e meno pregiato, due se invece il legno è duro.
La delibera prevede anche due coefficienti che possono modificare il canone: uno che lo diminuisce, quando si è in presenza di terreni difficili da raggiungere, l’altro che lo aumenta, se il taglio è applicato al bosco.
La delibera è legata al problema delle alluvioni e alla volontà di regolamentare meglio il taglio selettivo.