Il Comune di Ravenna diventa partner della Commissione europea per l’informazione e il coinvolgimento dei cittadini della Romagna: oggi la giunta ha approvato la delibera che dà il via libera alla sottoscrizione della relativa convenzione.
L’Unione europea ha istituito una rete di centri di informazione diffusi su tutto il territorio della stessa Ue, denominati centri Europe Direct, al fine di promuovere attivamente e in modo continuativo la partecipazione dei cittadini allo scopo di rafforzarne il senso di responsabilità nei confronti del progetto europeo e per permettere loro di compiere scelte consapevoli sul futuro dell’Unione partecipando a pieno titolo al processo democratico europeo.
Il centro Europe Direct della Romagna sarà dunque gestito dal Comune di Ravenna, attraverso l’Unità organizzativa Politiche europee.
Il Comune si è aggiudicato il riconoscimento, l’onere e il relativo sostegno finanziario grazie all’approvazione del progetto candidato nell’ambito del bando indetto dalle rappresentanze in Italia della Commissione e del Parlamento europeo per individuare i 44 punti locali che costituiranno la rete per il periodo 2021-25.
In Emilia-Romagna saranno tre: sono stati riconfermati i due Centri “storici” presso l’Assemblea legislativa della Regione e presso il Comune di Modena e ora si aggiunge un terzo, quello di Ravenna, che avrà come bacino di riferimento l’area della Romagna e potrà quindi approfondire le tematiche che riguardano più da vicino il nostro territorio.
“Un coronamento del buon lavoro svolto negli ultimi anni – commenta l’assessora alle Politiche europee Ouidad Bakkali – in materia di divulgazione sull’Unione europea e di educazione all’Europa nelle scuole: la capacità organizzativa, la qualità dei progetti svolti, le competenze dimostrate dal Comune di Ravenna hanno avuto un peso decisivo nella procedura di selezione, insieme alla proposta progettuale A maggio presenteremo il centro Europe Direct della Romagna che, oltre ad iniziative di divulgazione e formazione, fornirà servizi di informazione a sportello. Avrà sede a palazzo Rasponi dalle Teste, coronando la vocazione di quella sede comunale a diventare ‘Casa dell’Europa’. Il lavoro in rete con scuole e associazioni, la dimensione territoriale vasta e la collaborazione scientifica con l’Università di Bologna continueranno ad essere il modus operandi con cui ci muoveremo per realizzare un piano di divulgazione che, come ci chiede la Commissione europea, nel 2021 guarderà principalmente ai grandi temi del Green Deal e della strategia europea per la transizione digitale”.