Con una lettera inviata al ministro Roberto Cingolani, il presidente del Roca (l’associazione ravennate delle aziende del settore dell’energia) torna a chiedere un aumento concreto della produzione nazionale di gas per far fronte alla crisi energetica internazionale.
“Se vogliamo realmente avere un aumento significativo di gas – scrive Nanni – si dovranno eseguire nuove ricerche, nuovi pozzi e nuove piattaforme. Inoltre si devono rivedere le limitazioni che non hanno alcun senso logico. La limitazione delle 12 miglia è stata decretata nel 2010 per evitare che possa succedere anche in Italia quanto è successo nell’incidente di Macondo nel Golfo del Messico. Senza considerare che in Adriatico si produce gas e non olio e soprattutto la profondità è di qualche decina di metri e non 1.500 metri.”
“Abbiamo apprezzato che finalmente è stato varato il PiTESAI dopo vari rinvii. Ma di fronte all’escalation della crisi energetica riteniamo che occorrano scelte realistiche e funzionali alle necessità dell’Italia”.
“Le nostre aziende – aggiunge – aspettano con ansia anche i nuovi investimenti nell’eolico offshore, necessario per la transizione energetica. L’investimento potrebbe dare lavoro alle aziende che già da tempo operano per progetti analoghi all’estero.
Considerando i tempi del permitting in Italia e la necessità di accelerare gli investimenti, riteniamo che sia auspicabile la nomina di un commissario straordinario per l’emergenza gas o, meglio, per l’energia”.