Il Museo CLASSIS Ravenna inaugurato un anno fa ha riscosso l’apprezzamento unanime degli addetti ai lavori e le lusinghiere recensioni della stampa specializzata (Archeo, Archeologia Viva, Il Giornale dell’Arte) e delle più importanti testate giornalistiche quali Il Corriere della Sera, La Stampa, La Repubblica, QN – Il Resto del Carlino, Il Sole 24 Ore, Bell’Italia, Touring Club e Topolino che gli ha dedicato un fumetto nel numero di marzo. Alle recensioni della carta stampata sono poi da aggiungere quelle dei media che operano on-line e i numerosi servizi televisivi che se ne sono occupati diffusamente.
Dopo un anno di attività il Museo CLASSIS registra con soddisfazione anche il favore del pubblico con 52.224 visitatori.
La performance del primo anno di CLASSIS è di grande rilievo e soddisfazione e lo proietta, laddove fossero confermati i dati del 2018 (fonte Il Giornale dell’Arte Nr. 396 di aprile 2019), nel ristretto novero dei cento musei più visitati d’Italia nel quale, per quanto riguarda l’Emilia Romagna, figurano attualmente soltanto il MAMbo e la Pinacoteca Nazionale di Bologna oltre al Complesso della Pilotta di Parma che, peraltro, consta di tre realtà: la Galleria Nazionale, il Teatro Farnese ed il Museo Archeologico Nazionale.
Il Complesso della Pilotta induce a considerare che, allorché sarà completato il processo di integrazione della promozione del circuito che fa capo al Parco Archeologico di Classe, di cui CLASSIS è parte insieme alla Basilica e all’Antico Porto, si registreranno ulteriori incrementi sia in senso complessivo (il circuito attualmente coinvolge ben oltre 250.000 visitatori) sia per ogni singolo sito.
La volontà espressa dal Ministero dei Beni Culturali, dal Comune di Ravenna e dalla Regione Emilia-Romagna, in fase di attuazione dell’Accordo di Valorizzazione di promuovere e proporre con un biglietto integrato il circuito Classiario, in questo primo anno ha già conseguito risultati molto interessanti. Le potenzialità però, sono di ampio margine e potranno concretizzarsi efficacemente allorché il sistema di digitalizzazione delle biglietterie al quale si sta dedicando RavennAntica avrà completamente preso avvio.
Analizzando nel dettaglio la composizione dei biglietti venduti emerge che 31.038 pari il 60% sono a pagamento mentre 21.186 pari al 40% sono stati emessi a titolo gratuito. L’incidenza delle gratuità sul dato complessivo è largamente al di sotto del 48% della media nazionale ed in linea con i musei che vantano le migliori percentuali.
A tutto questo va aggiunto che pur in presenza di un minor numero di biglietti rispetto ai 60.000 stimati da Cles, sono state comunque rispettate le previsioni di entrata pari a euro 226.000: euro 148.640 da biglietti; euro 11.450 da visite guidate; euro 36.246 da book-shop; euro 29.664 da affitto sale. Ciò è stato possibile grazie ad una spesa media per ogni visitatore che si è rivelata superiore alla previsione stimata dal rapporto Cles pari a euro 3,5 e che si è assestata, invece, a 3,76 euro.
I dati sull’affluenza e i risultati operativi confermano la validità del disegno strategico impostato da RavennAntica nel primo anno di attività per la valorizzazione del Museo CLASSIS che ha radici solide ed è mutuato dall’approccio adottato per la gestione delle altre sedi espositive. A tal proposito val la pena di rammentare che è stata proprio la capacità della Fondazione di “generare pubblico” il primo elemento di valutazione del rapporto Cles per determinare la previsione di affluenza del Museo.
Il consolidamento dei risultati conseguiti ed il rafforzamento dell’interazione con il territorio e con gli altri monumenti richiede che si continui a privilegiare un assetto funzionale basato sull’accoglienza, sull’offerta articolata di servizi al visitatore e iniziative didattiche innovative, potenziando la pianificazione di eventi e intese con le altre istituzioni culturali del territorio e con le altre realtà museali a livello nazionale. Questi elementi negli anni hanno permesso alla Fondazione uno sviluppo costante dell’offerta culturale e di ottenere un crescente apprezzamento di pubblico.
Sul versante della didattica museale, per esempio, circa 5.000 presenze delle cinquantaduemila complessive sono riferibili ai laboratori realizzati per le scolaresche e per le famiglie.Questo risultato pur rappresentando un dato ragguardevole, è però suscettibile di un aumento sostenuto in considerazione del fatto che, quest’anno, si è potuto disporre delle aule didattiche solo dal 15 maggio. Ora che si può disporre da subito delle nuove aule didattiche e che, conseguentemente, si è potuto avviare per tempo la promozione dei laboratori , è lecito attendersi risultati molto superiori in linea con l’esperienza significativa maturata da RavennAntica.
Infine, il successo più rilevante del Museo Classis si è manifestato con tutta la sua forza nella capacità di sviluppare collaborazioni a livello locale, regionale e nazionale instaurando e rafforzando rapporti sinergici con realtà museali, culturali e istituzionali tali da portare a compimento processi che consentono di entrare in circuiti culturali e turistici di grande rilevanza. Vanno letti in questo senso gli accordi di collaborazione sottoscritti con il MANN di Napoli e con il Sistema dei Parchi della Val di Cornia ai quali si sono aggiunti, da ultimo, il Museo del Delta di Comacchio e Il Mic di Faenza.
La partecipazioni alle Fiere di settore di Paestum e tourismA di Firenze hanno proposto nuove ed interessanti occasioni di collaborazione che daranno nuova linfa ad un progetto di Parco Archeologico di Classe e del Museo CLASSIS che riserveranno alla città motivo di grande soddisfazione per molti anni a venire.
“Alla soddisfazione derivata dall’alto numero dei visitatori – riferisce il Presidente di RavennAntica, Prof. Giuseppe Sassatelli – va affiancata anche la soddisfazione, non meno importante sul piano squisitamente culturale. L’offerta innovativa del nuovo Museo di Classe sia nella sua impostazione di fondo (Museo della città e del territorio) che nei suoi apparati espositivi ha catturato l’interesse di tanti visitatori che hanno avuto così la possibilità di approfondire un segmento importante della storia della città e del suo territorio, accrescendo in primo luogo le proprie conoscenze, ma collegandole anche al resto del patrimonio storico e archeologico della città, in una sinergia e con un intreccio che aprono scenari affatto nuovi sul piano della valorizzazione del nostro patrimonio culturale e anche su quello della crescita culturale dei cittadini”.
“Ad un anno dall’apertura del museo Classis Ravenna – dichiara il Sindaco Michele de Pascale – gli eccellenti risultati in termini di numero di visitatori e di apprezzamento della stampa, confermano, con nostra grande soddisfazione, il valore dell’investimento e la qualità del disegno originario.
Non si tratta di un punto di arrivo, ma del raggiungimento di un traguardo parte di un percorso di visione, ampio e ambizioso, che vedrà il museo proiettarsi nel tempo sempre con nuovi progetti e servizi, come ad esempio la promozione e la proposta del circuito Classiario nel suo insieme attraverso un biglietto integrato che raggiungerà la sua completa espressione grazie al sistema di digitalizzazione delle biglietterie al quale RavennAntica sta lavorando”.