Inaugura giovedì 6 agosto ore 19 la mostra dal titolo “Whalebone Arch” di Claudia Losi al Museo Carlo Zauli di Faenza, a cura di Matteo Zauli con un testo critico di Guido Molinari, che ha vinto l’edizione 2020 di Exhibit Program, il bando della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo volto a incentivare la qualità critica e curatoriale di mostre d’arte contemporanea in musei pubblici e spazi non profit italiani.
Il progetto coinvolge Claudia Losi, artista italiana dal forte profilo internazionale, che si contraddistingue non solo per la qualità espressiva della propria ricerca, ma anche per le implicazioni sociali, poetiche e paesaggistiche oltre che per l’eterogeneità delle pratiche artistiche e delle tecniche utilizzate. In mostra “Whalebone Arch”: due grandi sculture – forme semi-realistiche di mascelle di balenottera – realizzate in collaborazione con aziende di Montelupo Fiorentino e Poggibonsi, in terra dell’Impruneta, prodotte da Fondazione Museo della Ceramica di Montelupo e Comune di Scandicci, nate dalla riflessione sulla storia di un territorio (quello tosco-emiliano), sul suo tempo naturale e umano.
In questi ossi di terra, issati ad arco, come soglia, si intrecciano immaginari fantastici, racconti mitici, divulgazione scientifica e narrazioni dell’umano.
La mostra è pensata per interagire col pubblico attraverso una serie di eventi formativi e didattici partecipativi dei Festival Ceramic Performance e Ossessioni, in programma al Museo Carlo Zauli. “Si richiamerà con questo progetto anche un pubblico giovane, con l’obiettivo di diffondere cultura e conoscenze nel settore dell’arte contemporanea”, dichiara Matteo Zauli curatore della mostra e direttore del Museo Carlo Zauli di Faenza (RA). “A noi piace aprire la nostra sede museale a tutti, per incrementare la cultura e la conoscenza dell’arte contemporanea, purché la materia prescelta sia sempre la ceramica”, precisa Zauli.
“Intorno al “Whalebone Arch” di Claudia Losi si assisterà a momenti performativi di arte visiva, letteratura e musica in occasione sia del Ceramic Performance Festival, – nato a Montelupo Fiorentino e ora a Faenza – e alla rassegna di musica “Ossessioni”.
I momenti culturali che proponiamo sotto al “Whalebone Arch” di Claudia Losi rappresentano davvero dialogo e incontro fra diverse discipline”, conclude Zauli.
La mostra di Claudia Losi coinvolgerà anche i ragazzi del “corso per curatori”, studenti selezionati dell’Accademia di Bologna e Ravenna che seguiranno l’intero progetto.
L’opera di Claudia Losi verrà allestita nello spazio espositivo del giardino del Museo Carlo Zauli, in dialogo con le altre opere della collezione Carlo Zauli esposte. “Whalebone Arch” sarà in mostra sino al 8 settembre 2020, momento nel quale ci sarà l’intervento performativo dell’artista sull’opera esposta: finissage “Intrecci fra musiche e terra”– musiche rassegna inTempo – prima assoluta per il Ceramic Performance Festival, in collaborazione con Ossessioni 2020.
Dal 9 settembre al’8 ottobre 2020 l’opera sarà sostituita da un’installazione video e verranno realizzate delle ossa di argilla fresca che fungeranno da base di partenza per la realizzazione di momenti didattici e laboratori per bambini, oltre che per i momenti performativi del Ceramic Performance Festival e i concerti di musica contemporanea della rassegna “Ossessioni”.
L’intero progetto si concluderà l’8 ottobre 2020 con la presentazione al pubblico del catalogo.