La collezione permanente del Museo internazionale delle ceramiche (Mic) di Faenza si è arricchita di altre 31 opere in ceramica di autori come Alessio Tasca, Guido Gambone, Federigo Fabbrini e Bruno Bagnoli, grazie alla donazione di Lara-Vinca Masini. I pezzi sono stati allestiti e sono visitabili nella Project Room, lo spazio riservato ai progetti speciali e alle donazioni.
La storica dell’arte Lara-Vinca Masini è morta lo scorso gennaio e ha lasciato il proprio patrimonio artistico e librario a diversi istituti museali italiani, tra cui il Mic. Nel 2010 aveva già donato al Centro Pecci per l’arte contemporanea di Prato l’archivio bibliografico, composto da circa 30mila volumi.
Il suo è stato un ruolo fondamentale nella critica d’arte già dagli anni Sessanta: è stata alla guida del Museo Progressivo d’Arte Contemporanea di Livorno, uno dei progetti più sperimentali dell’Italia degli anni ’70, organizzando con Vittorio Fagone la prima Biennale d’Arte Contemporanea della città.
Nel 1978 ha partecipato alla Commissione italiana per le Arti Visive e per la Sezione Architettura della Biennale di Venezia e nel 1986 ha ottenuto il Premio dei Lincei per la Critica. Nel 1980 ha organizzato a Firenze ‘Umanesimo Disumanesimo nell’arte europea 1890/1980’, invitando artisti internazionali a realizzare interventi site-specific nello spazio urbano della città, un primo segnale forte del nuovo e la prima vera riflessione sul rapporto tra arte pubblica e spazi urbani nella Firenze contemporanea.