Il Popolo della Famiglia attacca il partito democratico, definendo la mozione annunciata sui beni mobili come una provocazione politica al Governo Meloni, con esclusivi fini elettorali e non un momento di confronto costruttivo.
Mirko De Carli, consigliere Nazionale del Popolo della Famiglia, commenta: “Il Partito Democratico gioca la carta della provocazione sul tema alluvione e lo fa scientemente, all’inizio delle contesa elettorale delle regionali del prossimo Novembre. La partita elettorale che si disputa su una tragedia che ha provocato dei morti non ci emoziona e come Popolo della Famiglia ci rattrista ed infastidisce non poco.
Tutto è migliorabile, tutto è perfettibile e abbiamo più volte sottolineato gli errori, quando era giusto farlo, del Governo e della Struttura Commissariale.
Vogliamo sottolineare altresì che la Regione Emilia Romagna e relativi amministratori hanno chiare e definite responsabilità su quello che a livello di manutenzione non è stato fatto.”
“Evidentemente il Partito Democratico – prosegue Alessandro Vitali, segretario regionale del movimento giovanile del PDF – dimentica che fu lo stesso Bonaccini ad impuntarsi nell’utilizzo di una piattaforma, Sfinge, che ha solo creato problemi su problemi. La volontà del PD è chiara: sfruttare ogni singolo amministratore e consigliere in Regione per alimentare tensioni contro il Governo e screditare il centro destra.”
“I ristori sui beni mobili sono un tema di importanza rilevante – proseguono De Carli e Vitali nella nota – ed invitiamo noi stessi Governo e Struttura Commissariale a fare di più, erogando quanto più possibile ai cittadini alluvionati.
Non veniteci però a raccontare – concludono – che i lor signori del PD possano giocare a guardie contro ladri. Questo proprio non se lo possono permettere.”