Accogliendo la proposta di “Fridays For Future” (“Venerdì per il futuro”), Alvaro Ancisi, nella veste di consigliere comunale di Ravenna, presidente della commissione “Ambiente, Sanità pubblica, Qualità della vita e Diritti degli animali”, ha depositato ieri, presso la presidenza del consiglio comunale stesso, una sua mozione volta a che il Comune di Ravenna deliberi la “Dichiarazione di Emergenza Climatica” sul proprio territorio, comportandosi di conseguenza.
“Fridays For Future” (“Venerdì per il futuro”) è il movimento internazionale studentesco che si batte per salvare il pianeta terrestre dagli effetti distruttivi del riscaldamento globale e del cambiamento climatico. Avviato nell’agosto scorso, quando Greta Thunberg sollevò un’azione di ribellione davanti al parlamento svedese, si è espresso a livello mondiale, il 15 marzo e il 24 maggio, con due giornate di mobilitazione contro il collasso climatico ed ecologico, che hanno raccolto milioni di persone, tra cui numerosi ragazze e ragazzi nella città di Ravenna. In particolare, quella di maggio ha coinvolto 230 città d’Italia, parte dei cui Comuni (es. Milano, Napoli e Torino), come nel resto del mondo, hanno già dichiarato lo stato di Emergenza Climatica sul proprio territorio. “Fridays For Future – Ravenna” ha tra l’altro condiviso e sostenuto la petizione “Salviamo il parco verde del quartiere Nullo Baldini”, lanciata dagli abitanti del posto (@fridaysforfuture_ravenna).
La richiesta di questa mozione è stata inoltrata da Fridays For Future – Ravenna, il 4 luglio scorso, ai soggetti e ai gruppi consiliari che amministrano il Comune di Ravenna, motivata espressamente, “oltre che da un riconoscimento della stessa ormai a livello globale, anche da una serie di vicissitudini che hanno interessato lo stesso territorio del ravennate con importanti ed evidenti danni economici alla collettività”. A titolo esemplificativo, il documento di richiesta richiama in proposito la più recente serie di eventi meteo estremi riconducibili in parte agli effetti del Cambiamento Climatico, quali la forte mareggiata a Lido di Dante nel febbraio 2015 e ottobre 2018, l’erosione costiera costante che nel 2016 ha visto riportare oltre 1,4 milioni di metri cubi di sabbia per un finanziamento complessivo di 20 milioni di euro tra Stato e Regione, il fortunale atmosferico di giugno 2017, la siccità prolungata su tutta la nostra regione nell’estate 2017, l’esondazione del fiume Savio nel maggio 2019, le attuali forti ondate di calore, a cui si può ora aggiungere il tornado di questo 10 luglio che ha fatto strage di centinaia di pini nel cervese. Col proprio documento Fridays For Future – Ravenna ha inteso “comunicare all’Amministrazione comunale le proposte raccolte fra la cittadinanza e i membri del gruppo in occasione del Primo Sciopero Globale per il Futuro…suggerendo così quelle che dovrebbero essere le priorità di intervento nelle politiche locali per far fronte alla problematica dei Cambiamenti Climatici”. La mozione presentata da Ancisi ne riprende interamente il contenuto e gli indirizzi.
Il dispositivo, rivolto (come richiede la forma delle mozioni) al sindaco, lo impegna, secondo le richieste di Fridays For Future – Ravenna, ad operare verso alcuni obiettivi, concreti e assoggettabili a verifica, tra cui quelli più espliciti sono i seguenti:
- sottoporre al Consiglio stesso una deliberazione che dichiari lo stato di Emergenza Climatica e ambientale del territorio comunale di Ravenna;
- esercitare, all’interno delle competenze del Comune di Ravenna, ogni possibile contributo al raggiungimento degli obiettivi emissioni zero nel 2040 e taglio delle emissioni dell’80% entro il 2030, facendo ogni sforzo per contenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5°C e tendere all’azzeramento delle emissioni nette di gas climalteranti;
- predisporre iniziative entro fine 2019 che vadano nella direzione delle considerazioni riportate nel “Manifesto di Fridays for Future – Ravenna per una città resiliente ai Cambiamenti Climatici”;
- allestire una “Consulta Ambientale” entro fine 2019, onde perseguire il maggiore coinvolgimento attivo di associazioni, cittadini, istituzioni ed attività produttive nel processo di individuazione delle criticità ambientali e nella loro risoluzione, e quindi:
- recepire nel territorio comunale la Direttiva europea n. 340 del 2018 che dispone lo stop alla plastica monouso prima della data del 2021, attuando in via prioritaria tale direttiva sui lidi fin dalla stagione estiva 2020 e per tutto il territorio del Comune nel breve periodo successivo.
L’intenzione del presidente Ancisi è che la mozione venga approfondita, come di norma e prassi, nella commissione Ambiente stessa, per approdare, nella versione definitiva, al voto del Consiglio comunale, sulla base della più ampia, auspicabilmente unitaria, condivisione da parte di tutte le sue componenti politiche.