È arrivata nel pomeriggio la decisione del Giudice per le indagini preliminari assegnato al fascicolo aperto per la morte di Stefano Baldisserra, il 25enne investito e ucciso a Cervia dall’auto guidata da Valentina Arrivabene, 28enne parrucchiera del posto. Il gip Andrea Galanti ha accolto la richiesta della procura bizantina: l’arresto della ragazza è stato convalidato ed è stata confermata la custodia cautelare in carcere. Valentina Arrivabene dovrà rispondere di omicidio stradale e di essersi allontanata dalla scena dell’incidente. Di fronte al giudice, Arrivabene aveva sostenuto di aver avuto un blackout mentale, ma il magistrato ha comunque disposto la permanenza nella casa circondariale di Forlì.

Il giudice, pur sottolineando il corretto comportamento dei genitori della 28enne (il padre ha chiamato l’Arma dopo avere visto le ammaccature sulla 500 rossa e la madre ha consegnato ai militari i messaggi scambiati su whatsapp), ha rilevato come le indagini abbiano chiarito che al volante vi fosse proprio la giovane. Inoltre ha ritenuto non plausibile che la ragazza, al contrario da quanto lei sostenuto, non si fosse accorta di nulla pur avendo trascinato la bici per 3-400 metri. Lo stesso Gip ha delineato un rischio di reiterazione del reato per fatti non identici (la patente le è stata ritirata) ma di natura analoga.

L’avvocato difensore di Valentina Arrivabene, l’avvocato Carlo Benini, aveva chiesto l’arresto ai domiciliari ed ora ha già annunciato che presenterà ricorso per la decisione del magistrato.