Dopo più di tre ore di camera di consiglio, la Corte d’assise d’appello di Bologna ha escluso sia l’omicidio volontario con dolo eventuale, che una semplice omissione di soccorso, inquadrando perlopiù i fatti come omicidio colposo aggravato dalla previsione dell’evento.
Si è chiuso così nel primo pomeriggio l’appello bis per la morte di Matteo ‘Balla’ Ballardini, lo studente 19enne morto per overdose da metadone dopo 13 ore di agonia il 12 aprile 2017 a Lugo, nel Ravennate, nella sua auto lasciata di proposito in un parcheggio fuori mano dai quattro giovani imputati. Gli amici avevano trascorso insieme la notte fra Faenza e Lugo. Matteo Ballardini aveva però iniziato a sentirsi male fin da subito, dopo aver assunto il metadone. Nonostante le condizioni del ragazzo, nonostante la crisi respiratoria, però, gli amici continuarono la serata e la nottata senza chiedere soccorso, abbandonando poi il 19enne nella sua auto, dove fu ritrovato morto alcune ore più tardi.
Le pene inflitte dalla Corte, presieduta dal giudice Donatella Di Fiore, vanno da tre anni e quattro mesi a sette anni totali: quest’ultima – per morte come conseguenza di altro reato, lo spaccio – è toccata alla ragazza che aveva ceduto il metadone al 19enne, Beatrice Marani, all’epoca seguita dal Sert, che, durante le ore di agonia di Ballardini, parlò persino con la madre del ragazzo, rassicurandola. Il cellulare di Ballardini fu poi chiuso nel cassetto portaoggetti dell’auto.
La Procura Generale aveva chiesto pene tra 6 anni, due mesi, 20 giorni e nove anni e quattro mesi ricostruendo i fatti nel contesto del dolo eventuale.
Una ricostruzione giuridica uscita pure in primo grado a Ravenna dalla penna del Gup al termine del rito abbreviato (pene tra 15 anni 4 mesi e 9 anni 4 mesi). I giudici del primo appello a Bologna avevano quindi riformato la sentenza optando per tre degli imputati per la sola omissione di soccorso (pene tra 8 mesi e 4 anni e 10 mesi), decisione poi bocciata in Cassazione.
5 anni, 3 mesi e 20 giorni la pena inflitta a Leonardo Morara, l’ultimo ad abbandonare l’auto con a bordo Ballardini. 3 anni, 6 mesi e 10 giorni a Giovanni Simone Palombo. 3 anni e 4 mesi a Ayoub Kobabi.
Tutte le parti, compresa quella civile, in attesa delle motivazioni hanno indicato il verdetto come “sentenza equilibrata”. (ANSA).