Anche quest’anno il sindaco Michele De Pascale non ha sfruttato appieno le potenzialità offerte dalla Notte Oro e dell’entusiasmo che i ravennati mostrano da sempre per questo evento.
Nemmeno gli esempi delle località limitrofe a Ravenna hanno suggerito al sindaco ravennate come devono essere organizzati gli eventi di questa caratura. Commenta così l’organizzazione della Notte Oro ravennate Stefano Morettini, responsabile comunale della Lega a Ravenna. Nella vicina Milano Marittima infatti, in occasione di analoghi eventi, l’amministrazione comunale cervese ha emanato un ordinanza in cui obbligava all’apertura gli esercizi commerciali ubicati nella zona dell’evento.
La Notte Oro di Ravenna, invece, è stata caratterizzata dalla chiusura della maggior parte dei negozi, che ha creato un ambiente desolante e attirato le critiche dei passanti. Ritengo – prosegue Morettini – che una buona amministrazione comunale debba avere nell’economia cittadina un primario interesse, operando per rilanciare le aree maggiormente colpite dalla crisi. Se molte attività del centro storico di Ravenna hanno deciso di non effettuare l’apertura straordinaria nella serata della Notte Oro é perché hanno ritenuto poco produttiva l’esperienza degli anni passati.
Tale valutazione doveva indurre il sindaco De Pascale a mettere in atto azioni strategiche che risolvessero tale problema come, ad esempio, un permesso straordinario gratuito del SUAP per una serata di saldi, un ordinanza che obbligava all’apertura i negozi del centro ed organizzare eventi che ravvivassero le aree decentrate alla piazza del Popolo.
Il sindaco ravennate, insomma, ha dimostrato ancora una volta – conclude il responsabile della Lega – di condurre la città con scelte casuali ed in balia degli eventi limitandone il salto di qualità che Ravenna meriterebbe.