Aver la moschea più grande d’Italia, e la seconda in Europa, sembra non essere sufficiente per il Sindaco di Ravenna per soddisfare le esigenze di culto delle Comunità islamiche ravennati. Commentano così Morettini Stefano e Samantha Gardin, rispettivamente responsabile comunale e provinciale della Lega ravennate, la concessione della palestra Remo Fiumana di Roncalceci all’Associazione Tidiani per lo svolgimento di un evento religioso islamico rivolto alla comunità senegalese presente nel nostro territorio.
Lo svolgimento del culto ha suscitato il clamore di diversi residenti disturbati dalle urla e dai canti dei fedeli in preghiera all’interno della palestra. Inoltre, secondo il regolamento comunale per le concessioni delle palestre Comunali ad uso temporaneo, impianti sportivi di proprietà comunale, o a disposizione dell’ente comunale, devono essere rilasciate, in orario extrascolastico, esclusivamente a gruppi sportivi per allenamenti e gare sportive.
Le concessioni rilasciate dal Comune di Ravenna il 15 maggio e il 9 agosto 2019 pertanto sembrano contravvenire il relativo regolamento comunale. L’elemento che desta maggior preoccupazione afferisce al tema della sicurezza. Nel corso del 2018 sono state emanate precise disposizioni in merito alla necessità di adottare adeguate misure di safety finalizzate alla tutela della pubblica incolumità e alla sicurezza dei partecipanti.
Tali disposizioni prevedono che il Comune riceva apposita richiesta e acquisisca la documentazione prodotta dall’organizzatore constatandone l’esigenza di sottoporre l’argomento all’esame del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e al Comandante provinciale dei Vigili del fuoco. Nutriamo forti dubbi che il Sindaco De Pascale fosse a conoscenza del numero dei partecipanti al momento di culto e abbia vagliato attentamente elementi come la capienza massima del locale e che esso avesse le uscite di sicurezza sufficienti per il numero di persone presenti.
Riteniamo, concludono Morettini e la Gardin, che questi eventi vadano svolti nell’apposito luogo di culto presente in zona Bassette, lontano dalle abitazioni, e che il primo cittadino si adoperi affinché le comunità islamiche non siano una specie di gruppo franco messo in condizione di non rispettare le regole comunali e statali. Per far chiarezza sulla questione, i due responsabili della Lega, depositeranno un’interrogazione al Sindaco presentata dalla capogruppo in Consiglio Comunale Samantha Gardin.