Le nuove norme che regolano la circolazione sulla strada dei monopattini sono in vigore da oggi.
«Siamo favorevoli alla mobilità sostenibile, ma in condizioni di sicurezza per tutti gli utenti del “sistema strada”,
Le nostre perplessità vertono su più aspetti critici» fa sapere Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale dell’Emilia-Romagna:
- «In primis stigmatizziamo l’assenza di formazione per coloro che utilizzeranno i nuovi dispositivi, perché la loro gestione richiede riflessi pronti, forte senso dell’equilibrio.
Chi verifica se chi acquista ha l’agilità necessaria?
- Se non è obbligatorio essere in possesso di un documento attestante l’identità, come potrà essere verificata l’età del conducente per capire se può guidarlo e se ha l’obbligo del caschetto? Solamente i minori di 18 anni avranno l’obbligo di indossare il caschetto. Non si capisce quindi se questo dispositivo garantisca la sicurezza in caso di incidente oppure no, perché se si fosse convinti della protezione del cranio in caso di impatto, si sarebbe dovuto obbligare tutti all’utilizzo.
- In caso di incidente, nuovamente come si potrà procedere all’identificazione e chi risponderà dei danni prodotti, visto che non è obbligatoria la sottoscrizione di una polizza di responsabilità civile? L’obbligo sussiste solo per le società scelte dai comuni per effettuare servizi di noleggio.
- Come si potrà contestare e sanzionare chi viola l’obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità se non indossate mezz’ora dopo il tramonto durante il periodo dell’oscurità e di giorno, qualora le condizioni atmosferiche lo richiedono, se non si è certi di poter identificare il guidatore dei monopattini con un documento di identità?
Facciamo presente che questo obbligo esiste da tempo anche per i ciclisti, ma ci risulta che sia poco rispettato e ancor meno sanzionato.
- Compresenza sulle piste ciclabili o ciclo-pedonabili di questi nuovi mezzi. Sappiamo quanto già oggi siano trafficate quelle ciclabili e quali problematiche strutturali riguardino quelle ciclo-pedonabili. Immaginiamo le difficolta nell’immediato futuro, ad esempio, delle persone disabili? E’ previsto un limite alla velocità, 6km/h, ma chi verifica e con quali mezzi se i limiti di velocità saranno rispettati?
In un quadro più generale e al fine di uniformare tutti gli utenti (pedoni, ciclisti, motociclisti, camionisti,…), sarebbe stato opportuno estendere l’obbligo di portare con sé un documento di identità, proprio per agevolare il compito delle Forze dell’Ordine nei controlli, nel caso dei “monopattinisti”.
Chiediamo che il tempo della proroga per l’utilizzo dei dispositivi elettrici di mobilità personale sia utilizzato per predisporre un sistema organico, completo delle norme per garantire la sicurezza sulla strada, colmando quelle lacune nate forse dalla fretta per assecondare altri tipi di necessità».