La coalizione Europe for Peace torna nelle piazze per promuovere una mobilitazione nazionale per la pace. Dal 21 al 23 ottobre si terranno iniziative in tutta Italia.
A Ravenna l’appuntamento, scandito dal messaggio “Tacciano le armi, negoziato subito!” è previsto per venerdì 21 ottobre alle 17,30 in piazza del Popolo.
Nel weekend dal 21 al 23 ottobre (ad otto mesi dall’invasione russa e alla vigilia della Settimana Onu per il disarmo) si svolgeranno iniziative in decine di città per rilanciare l’appello al cessate il fuoco immediato e per una Conferenza internazionale di pace. Questa mobilitazione diffusa porterà poi a una grande manifestazione nazionale a Roma il prossimo 5 novembre.
“La minaccia nucleare incombe sul mondo, è responsabilità e dovere degli Stati e dei popoli fermare questa follia – spiegano gli organizzatori -. Condanniamo l’aggressore, rispettiamo la resistenza ucraina, ci impegniamo ad aiutare, sostenere, soccorrere il popolo ucraino, siamo a fianco delle vittime. Siamo con chi rifiuta la logica della guerra e sceglie la nonviolenza. Le guerre e le armi puntano alla vittoria sul nemico ma non portano alla pace: tendono a diventare permanenti e a causare solo nuove sofferenze per le popolazioni. Bisogna invece far vincere la pace, ripristinare il diritto violato, garantire la sicurezza condivisa. Non esiste guerra giusta, solo la pace è giusta. La guerra la fanno gli eserciti, la pace la fanno i popoli. L’Italia, la Costituzione, la società civile ripudiano la guerra. Insieme esigiamo che le nostre istituzioni assumano questa agenda di pace e si adoperino in ogni sede europea ed internazionale per la sua piena affermazione. Chiediamo al Segretario Generale delle Nazioni Unite di convocare urgentemente una conferenza internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l’economia disarmata, per la transizione ecologica, per il lavoro dignitoso”.
Aderiscono al presidio del 21 ottobre a Ravenna: Cgil Ravenna, Cisl Romagna, Uil Ravenna, Anpi Ravenna, Arci Ravenna, Libera Ravenna, Acli Ravenna, Auser Ravenna, Legambiente Ravenna, Casa delle Donne Ravenna, Donne in nero Ravenna, UDI Ravenna, Linea Rosa, Sos Donna Faenza, Demetra Donne in aiuto, Rete Restiamo Umani Bagnacavallo, Overall Faenza Multiculturale, Comitato in Difesa della Costituzione Ravenna, Comitato di Faenza per la Valorizzazione e la Difesa della Costituzione, Salviamo la Costituzione Ravenna, Coordinamento per
la Democrazia Costituzionale Ravenna, Movimento Federalista Europeo Faenza, Ravenna Coraggiosa, Articolo 1 Ravenna, Prc-Se “Un altro mondo è possibile”.