l Gruppo Misto ha presentato un’interrogazione a risposta immediata per chiedere se la giunta applicherà, modificherà o sostituirà la delibera n. 140 del 2021 riguardante i sistemi di contenimento della fauna selvatica e, in ciascun caso, in quali tempi e modi. Nello specifico, il Gruppo Misto fa riferimento ai daini presenti nelle pinete di Lido di Classe (Ravenna) e Lido di Volano (Ferrara) dei quali si è discusso il 12 maggio scorso nel Tavolo faunistico convocato dalla Prefettura di Ravenna.
“Nel tavolo -ha evidenziato il Misto- la specie daino è stata definita fantasiosamente ‘specie aliena invasiva’, ritenendo che il numero di questi esemplari metta in pericolo il patrimonio naturalistico, ambientale, agricolo e faunistico del territorio nonché la pubblica sicurezza. Ma resta un dato di fatto che i danni all’agricoltura, fra le cause che porterebbero a giustificare queste scelte violente nei confronti dei daini, per 11 anni sono stati pari a zero e successivamente di entità sempre irrisoria, nell’ordine di una cifra inferiore ai 2mila euro”.
Da qui l’atto ispettivo per capire se la delibera di giunta n. 140, che prevede per la Regione la facoltà di effettuare piani di limitazione di specie di fauna selvatica e ciò a condizione che Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale) abbia verificato l’inefficacia della messa in atto di metodi ecologici volti alla stessa finalità.
La risposta è del sottosegretario alla Presidenza: “Come esposto dai tecnici nel tavolo in Prefettura, si è manifestata l’intenzione di proseguire il percorso attuando la delibera n. 140. Per quanto riguarda la prevenzione, il confronto è attivo con gli enti proprietari delle strade”.
Il Gruppo Misto si è detto non soddisfatto: ““I daini vivono in Italia almeno dal 1500 e quindi ci sono inesattezze di fondo nel considerarli specie alloctona”.
sono inesattezze di fondo nel considerarli specie alloctona. Inoltre, non è mai stato inoltre sollecitato l’uso di dissuasori e recinzioni per risolvere il tema della sicurezza. Il problema non si risolve né con l’uccisione né con il trasferimento dei daini. La Regione continua a non esporsi e a non prendere posizione diventando un soggetto sostituibile”.