“La scelta di aver cambiato il Segretario Comunale per Brisighella e di rescindere dalla convenzione con Castel Bolognese e Casola Valsenio è solamente una delle tante boutade che hanno poca sostanza in quanto al Segretario Comunale non sono affidati compiti di amministrazione attiva” Davide Missiroli, ex sindaco di Brisighella, durante la Festa del Partito Democratico del borgo medievale non risparmia attacchi all’attuale amministrazione dei tre colli, criticando la prima manovra anti Unione della Romagna Faentina della giunta Pederzoli, una decisione giudicata più di facciata che di sostanza.
“Forse non è chiaro a tutti” prosegue Missiroli “ma la struttura amministrativa attiva è composta da dirigenti che coordinano e firmano e ai quali devono rispondere in maniera verticale i dipendenti. E questi sono tutti in Unione.
Con la mossa di aver rotto la convenzione con Castel Bolognese e Casola Valsenio porta solo ad amplificare le ambiguità e a comunicare una sorta di distanza politica dalle altre amministrazioni dell’Unione, ma non porta a nulla di buono per il nostro territorio e soprattutto per il Comune di Brisighella. Le battaglie si fanno sul territorio per questioni di sostanza e non sulla differenza di visione politica nazionale.
Quindi, Pederzoli e l’amministrazione Comunale di Brisighella deve avere il coraggio di prendere una decisione netta: dentro o fuori all’Unione.
Se decidono di rimanere dentro devono lavorare per migliorare le cose, senza fare campagna elettorale permanente, e devono coordinarsi con gli altri Comuni.
Comprendo che la decisione di rimanere all’interno dell’Unione per Pederzoli sia una sorta di ammissione che avevo ragione io rispetto a Marta Farolfi, Dario Laghi e Gessica Spada che hanno sempre votato contro l’Unione dei Comuni. Ma li rassicuro che nessuno vuole prendersi meriti, vogliamo solo il bene del Comune di Brisighella, e che se decidono di uscire è una scelta che io non condivido perché ho sempre ritenuto che il territorio di Brisighella a prescindere dai colori politici delle amministrazioni possa crescere solo all’interno della Romagna Faentina, ma è una scelta legittima.
Rimanere invece a metà del guado fa il male di Brisighella e serve solo a mantenere un equilibrio instabile nella maggioranza brisighellese.
Prima Pederzoli vota sì a tutte le delibere dell’Unione. Poi il gruppo di Pederzoli in Unione non vota per Gabriele Padovani vice-Presidente del Consiglio dell’Unione della Romagna Faentina, infine la situazione paradossale viene nell’ultimo consiglio dell’Unione di luglio dove Pietro Savorani, capogruppo della lista Pederzoli Sindaco, ha dichiarato, in maniera imbarazzante, di astenersi in tutte le votazioni sulla variante al RUE in quanto “non conosciamo la materia”(visibile dalle immagini delle riprese video del consiglio dell’Unione).
Come si fa a tutelare gli interessi del Comune di Brisighella se non si studia e poi si lavora all’interno del Comune, coordinandosi con gli altri Comuni e con i dirigenti dell’Unione?
Se devono stare in Unione in questa maniera, lo dico sinceramente, è meglio per i brisighellesi che si inizi la procedura di uscita, e fra 2 anni Brisighella è fuori dall’Unione. E non si usi la scusa che “è difficile uscire l’Unione”.
Serve capacità e coraggio di scegliere senza se e senza ma. Altrimenti è solamente campagna elettorale. Ora bisogna amministrare perché in questa situazione di incertezza per Brisighella, c’è solo una certezza che Brisighella ci rimette e ci guadagnano gli altri 5 Comuni a partire dalle spese del Segretario che divideranno in 5, mentre Brisighella, con lungimiranza politica, si avvarrà della convenzione con Borghi (RN) e Predappio (FC). E la spesa per il segretario è di 144.000 euro. Complimenti!”