“E’ notizia di ieri che l’Unione Europea, Commissione per la Concorrenza, ha dato il via libera alla proposta del Governo italiano di trasformare le attuali otto zone ad economia speciale (Zes) del Sud in un’unica macro area che godrà di nuove misure di semplificazione e di accelerazione delle procedure economiche a sostegno delle imprese”, afferma il presidente di TCR (gruppo Sapir) Giannantonio Mingozzi.
“Con tutto il rispetto per le misure a sostegno dell’economia del meridione e relative possibilità occupazionali, siamo di fronte ad un tema che concerne anche le condizioni di competitività e di mercato tra aree e porti del nostro Paese, continua Mingozzi, che vede Ravenna e l’Emilia- Romagna ancora più svantaggiata dopo l’avvio della Zes Puglia-Molise che ha già prodotto nuovi investimenti produttivi, e ancora prima (lo scorso novembre) la costituzione della Zona Semplificata di Venezia-Rovigo”.
Regione, Autorità portuale, istituzioni locali, associazioni d’impresa e Camera di Commercio hanno portato la procedura che riguarda la Zona di Ravenna fino all’ultimo passo, che a Roma ancora non è compiuto; più tarda più schiaccia la nostra economia in condizioni di evidenti disparità di trattamento, continua il presidente del Terminal Container.
“Non basta aver ultimato procedure e zonizzazione, ma evidentemente ancora non è chiaro che le ultime scelte finiranno per penalizzare il porto di Ravenna in particolare e le condizioni della concorrenza; proprio oggi, quando si parla di sostegno ad una economia in gran parte disastrata dall’alluvione, l’occasione per la Romagna intera, conclude Mingozzi, poteva essere la nuova Zes ravennate; la speranza è proprio che tra le iniziative commissariali o ministeriali di questi giorni si recuperi anche il completamento della procedura che ci riguarda”.