Giannantonio Mingozzi, presidente di TCR, sottolinea come “la nomina di Antonio Patuelli alla presidenza della Commissione italiana dell’Unesco è dovuta all’autorevolezza, al prestigio ed alla fiducia guadagnata negli anni in tutti gli incarichi ricoperti dal presidente di ABI e del Gruppo Cassa di Ravenna”; “mi fa piacere che l’augurio di buon lavoro coincida in questo caso con l’orgoglio di poter contare sulla passione, competenza e capacità di una personalità conosciuta ed apprezzata in Italia ed in Europa anche per il suo impegno come ravennate, mai dimenticato; basti citare il nuovo Museo Byron e del Risorgimento, il sostegno alla continua crescita dell’Università che deve molto alle risorse messe a disposizione dalla Cassa, gli ideali patriottici e risorgimentali che ci consentono di preservare una memoria storica straordinaria, il senso civico nel rispetto dei Doveri e Diritti, nella divulgazione di quell’amore per l’Italia libera e unita stimolata da protagonisti quali Cavour, Garibaldi, Mazzini e lo stesso presidente Einaudi”. “Quei principi nati dal Risorgimento e dalla Liberazione sono oggi un viatico irrinunciabile per Antonio Patuelli e gli saranno utili anche nel nuovo incarico ai vertici di Unesco, conclude Mingozzi, perchè il patrimonio storico e culturale d’Italia e del mondo fa parte dei valori intangibili della società di oggi ed un presidente di grande forza morale, di storia cristallina e di qualità economiche ed imprenditoriali come Patuelli rappresentano una garanzia di competenza e di affidabilità indiscutibile”.