“Pensare a Ravenna ed al suo apparato industriale come sede di un grande centro di stoccaggio Co2 è certamente idea straordinaria, capace di utilizzare infrastrutture e tecnologie riconvertibili per l’immagazzinamento, afferma Giannantonio Mingozzi (tcr) ; si può così concretizzare l’idea di un polo tecnologico, sostenuto da istituzioni, ENI, università, industria ed imprenditoria portuale capace di differenziare ulteriormente i propri studi ed investimenti occupandosi anche di transizione energetica e risorse di nuova generazione. Come hanno ben sottolineato Sindaco e Presidente della Regione nei loro apprezzamenti, occorre anche un progetto chiaro che tuteli il lavoro e non favorisca solo l’importazione di gas naturale dall’estero.”
“Ma, conclude Mingozzi, non dimentichiamo l’insieme delle aziende che compongono l’industria ravennate e nazionale dell’offshore, che debbono riprendere l’attività di estrazione di risorse energetiche in Adriatico e contribuire così a mantenere una quota di occupazione, di reddito e di movimentazione in ambito portuale ancora fondamentale per l’economia ravennate. Spero che il rinnovato interesse su Ravenna determinato dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Conte sulle nostre capacità di stoccaggio negli impianti ormai esauriti, sia capace anche di ridare speranza alle imprese del settore per la piena ripresa di attività e manutenzioni, cosi come si sono augurati Comune, ENI ed i cittadini presenti alle varie manifestazioni in difesa del comparto”.