“Dal primo gennaio 2024 è operativa la Zona Speciale Economica Unica che raggruppa le 8 ZES del meridione d’Italia, come previsto dalla legge 162/2023” afferma per il PRI Giannantonio Mingozzi.
“Questo avvio lo abbiamo sempre considerato un rischio per i porti del norditalia, in particolare Ravenna, perchè inserisce elementi di concorrenza e competitività che la Zona Logistica Semplificata prevista a Ravenna poteva in parte equilibrare, ma in merito tutto tace e da parte governativa nessuna sollecitudine; al momento vi sono scali che godranno di investimenti agevolati, procedure burocratiche e doganali più svelte e facilitazioni che le stesse Regioni interessate hanno offerto” sottolinea Mingozzi, “e questo non è un bell’esempio di programmazione corretta ed incentivante”.
“Condivido quanto scritto al Ministro competente dal presidente della Camera di Commercio Ferrara/Ravenna Giorgio Guberti, e come repubblicani ci aspettiamo che anche il porto di Ravenna possa godere di percorsi accelerati per nuovi investimenti industriali e logistici e nuovi insediamenti che contribuiscano a creare nuova occupazione”; ma tutto ciò, conclude l’esponente dell’Edera, ha un senso se i tempi coincidono nel favorire l’export e l’import e la rete infrastrutturale che la Regione ha contribuito a creare offre quelle opportunità previste per i porti del Mezzogiorno”.