“Nelle dichiarazioni programmatiche per la fiducia alla Camera, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dedicato una parte non secondaria degli impegni governativi alla necessità di riprendere le estrazioni di gas nel mare Adriatico al fine di soddisfare il nostro fabbisogno nazionale” afferma Giannantonio Mingozzi per il PRI di Ravenna; “a sua volta il ministro delle imprese Adolfo Urso ha ribadito l’intenzione di utilizzare ogni giacimento sottomarino per una produzione energetica con tutte le tecnologie disponibili, dalle rinnovabili alle trivellazioni in mare; il PRI, che ha dedicato ogni impegno nelle istituzioni e nel rapporto con le imprese ravennati dell’offshore affinchè, in questa difficile emergenza, le risorse dell’Adriatico non venissero lasciate ai Paesi dell’altra sponda, non può che apprezzare queste dichiarazioni, ma con molta cautela”.
“Non dimentichiamo infatti che l’attuale compagine politica di governo fino all’altro giorno è stata contrarissima alla ripresa delle estrazioni, a partire dal Referendum abrogativo sulle trivellazioni ed a nuove concessioni per il gas ed il petrolio dell’Adriatico; quel Referendum non raggiunse il Quorum ma chi, come noi, si batterono per il no al divieto ricorda ancora nelle magliette dei ministri di oggi le scritte “stop trivelle, vota si” e l’accusa di aiutare le imprese dell’oil&gas”, conclude Mingozzi: quindi cautela e parlino i fatti, le concessioni e le modifiche al Pitesai”.