Giannantonio Mingozzi, candidato dell’Edera alle comunali, apprezza l’accordo pubblico-privato annunciato ieri tra alcune provincie emiliane e Ferrara per sbloccare la costruzione della Cispadana (le prime proposte risalgono al 2006), una nuova arteria est-ovest capace di favorire i collegamenti tra Emilia e l’Adriatico, Ferrara e Ravenna in particolare. “Tutto quanto può agevolare il porto di Ravenna sui mercati emiliani nei tempi di arrivo e partenza delle merci e nelle modalità trasportistiche gomma e ferro è utile ed auspicabile; i 67 chilometri della Cispadana da Reggiolo a Poggio Renatico costituiscono una nuova opportunità a breve distanza e meritano l’attenzione delle imprese ravennati”. Molto più, aggiunge Mingozzi, di quanto possa essere utile all’economia romagnola la bretella Campogalliano-Sassuolo o la terza corsia Modena-Verona; ma visto che si tratta di un’ipotesi consortile che accomuna Arc spa, provincie emiliane e Regione varrebbe la pena inserire in questo accordo infrastrutturale anche la nuova Romea per il tratto più volte evocato tra Ravenna, Ferrara e Mestre. “La stessa E55 lo prevede nella progettazione approvata dalle due Regioni interessate e credo, conclude il candidato dell’Edera, che questo sia il vero nodo di Ravenna: se vogliamo guardare al norditalia ed all’Europa la Cispadana ci aiuta con il “corridoio del Brennero” ma non dimentichiamo che il potenziamento del traffico portuale con nuovi fondali e banchine avrà bisogno tra qualche anno di sostenere l’aumento del flusso di merci diretto a nord con strade adeguate e non certo con l’attuale Romea che per il traffico pesante mostra ormai limiti e insufficienze”.
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