“Mi fa piacere che il Centro Ricerche di Marina di Ravenna oggi venga intitolato a Raul Gardini; dopo che lo proposi all’ente pubblico ed all’Università nel luglio del 2021 ricevendone risposte per lo più positive, a partire dalla Fondazione Flaminia, la giornata di oggi rappresenta l’ideale congiunzione tra il mondo dell’energia e delle scienze ambientali marine e terrestri che Gardini quarant’anni fa volle avviare in collaborazione con Alma Mater, Montedison ed il mondo dell’agricoltura e della scienza applicata alle produzioni “verdi”, alla chimica ed all’energia di nuova generazione, etanolo compreso”. “Ricordo ancora, continua Mingozzi esponente del PRI, la soddisfazione dell’allora Rettore Roversi Monaco e delle stesso Gardini quando si inaugurò la prima costruzione alla quale seguirono nuovi laboratori di ricerca, aule e comparti dedicati ad un mercato che offriva sempre più occasioni di lavoro e di specializzazione per gli universitari ed i ricercatori”; ma il passaggio fondamentale che va oggi ricordato, continua Mingozzi, è l’intuizione di affidare la ricerca al mondo universitario collegato a quel Quadrilatero italiano della chimica che forniva sempre più ragioni di innovazione e di coraggio imprenditoriale; quella ricerca ed il Centro di Marina vennero messi a disposizione della crescita economica del Paese per creare nuove frontiere, nuovi brevetti e qualificate occasioni di lavoro, ma in troppi espressero scetticismo e pareri contrastanti che non diminuirono però la caparbietà e la volontà di Raul”. “Anche per questo l’intitolazione gli è dovuta e conferma sempre di più come a Ravenna impresa, banche, Università, le istituzioni pubbliche, la Camera di Commercio e gli enti di ricerca ormai operano in piena simbiosi grazie all’impegno, per fare qualche esempio, del Gruppo Cassa di Ravenna, del porto, del comparto energia e oil&gas, della Fondazione Flaminia e di chi contribuisce alla crescita dell’economia cittadina”. “Sono sicuro, conclude Mingozzi che anche il ricordo di Gardini, l’impegno della sua famiglia e della Fondazione che porta il suo nome, farà parte di questa storia e dei successi che potrà ancora alimentare in una Ravenna ormai pienamente città universitaria e della ricerca”.