“Lo straordinario incremento di nuovi iscritti al prossimo Anno Accademico del Campus Universitario di Ravenna, +23%, supera gli indici positivi di tutte le sedi dell’Alma Mater di Bologna e della Romagna; una crescita che finalmente ci accredita come Città Universitaria al vertice delle sedi decentrate e della stessa casa madre con una alta qualità degli studi, una città ormai ben disposta verso gli  studenti italiani ed europei ed uno stimolo all’innovazione più coraggiosa nelle lauree conseguite” afferma Giannantonio Mingozzi.
“Le Istituzioni, il Comune in primis, l’Ateneo, i docenti e tutto l’apparato amministrativo hanno il merito di sostenere, da 30 anni, corsi moderni considerati “di nicchia” e che oggi si dimostrano invece la carta vincente di Ravenna. Ma non possiamo dimenticare, continua Mingozzi, che agli enti pubblici si sono via via affiancate imprese private, associazioni, fondazioni bancarie come la Cassa e poi il Monte, enti e consorzi che hanno portato nel cuore dell’insediamento ravennate la prospettiva di una lavoro qualificato e di una laurea spendibile, in sostanza la qualità di nuove leve in grado di avvicendare la classe dirigente più matura” afferma Mingozzi.
“E se oggi contiamo 1300 matricole e supereremo i 3500 iscritti nel nostro Campus lo dobbiamo anche a quelle 60 aziende e gruppi che hanno offerto contratti e stages, Master e borse di studio, sostenuto la Fondazione Flaminia e consolidato le basi per nuovi servizi, facilitando l’accesso al mondo del lavoro e a nuove tecnologie scientifiche e industriali. Dal contesto portuale a quello finanziario, conclude Mingozzi, si offrono opportunità formative eccellenti; ad esempio le condizioni di crescita del nostro scalo e  una città che conta su di un gruppo bancario privato tra i primi in Italia assumono grande importanza nella scelta delle matricole e sono tra le ragioni del forte incremento, che supera anche le angoscie della pandemia e premia la passione, l’ intraprendenza e la volontà dei ravennati”.