E’ giusta ed encomiabile l’intenzione della rassegna OMC del prossimo settembre a Ravenna di qualificare ulteriormente la ricerca scientifica e le alleanze per un “futuro energetico sostenibile”, afferma Giannantonio Mingozzi; ancora di più se la denominazione “Offshore” farà parte di una nuova identità e di un programma espositivo e di lavori più ampio e coinvolgente. E’ un’occasione straordinaria per un dialogo a tutto campo con l’industria mondiale dell’energia, con l’Università che a Ravenna ha compiuto passi da gigante nel settore ambientale e delle risorse naturali, con i Paesi del Mediterraneo e del Nord Africa che rappresentano sempre di più interlocutori tecnologici e commerciali in grande crescita e di indiscutibile valore per il nostro porto e per la stessa movimentazione navale. Tutto ciò, conclude Mingozzi, potrà fornire nuovi elementi per definire le priorità della politica industriale in campo energetico e per non dimenticare che l’offshore conta a Ravenna su imprese tra le più avanzate e competitive del mondo e che proprio in questi mesi hanno dimostrato il loro valore; spero possano continuare ad operare anche in Adriatico, per non disperdere risorse che appartengono al nostro Paese e che rafforzano il ruolo dell’Italia nel confronto con i principali Paesi produttori e con il nordeuropa in particolare.