Il ritorno in scena del festival Dante2021, anzi Dante2021+1, si compie quest’anno nel segno di quell’orizzonte spirituale che per il Poeta era l’anelito alla pace, considerata come la condizione necessaria per la felicità e la realizzazione umana e, trasfigurata nell’eternità, come la destinazione dei beati. Quale migliore occasione per presentare il progetto del nuovo portale della Basilica di San Francesco, la “chiesa di Dante” che ne accolse i funerali nel 1321, commissionato a Mimmo Paladino? È questo l’appuntamento, alle 21 presso la Basilica, che caratterizza la terza giornata della manifestazione, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con il sostegno alla direzione scientifica dell’Accademia della Crusca. L’evento, come tutti quelli in programma, è a ingresso libero.
Mimmo Paladino è un artista che ha attraversato da protagonista la grande stagione della Transavanguardia e le cui opere sono ospitate nei più prestigiosi musei d’arte contemporanea; un artista che non ha mai avuto timore di confrontarsi con il passato e assorbirlo fra le proprie fonti. Coadiuvato dalla regia visiva di Cesare Accetta, dalle letture dell’attrice Ginestra Paladino e dallo straordinario violoncello di Francesco Dillon, Paladino illustrerà il progetto per il nuovo portale di questo sito così denso di memorie. Grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio e a Confindustria Romagna, l’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia riceverà infatti in dono mirabili e immaginifiche porte con pannelli di terracotta modellata – con un’intenzione insieme materica e poetica – con argille toscane e faentine, innesti di mosaico e di bronzo.
L’ultima giornata del festival, sabato 17 settembre, si apre alle 17.30 con un intervento di Franco Zabagli (Gabinetto Vieusseux) sul rapporto fra Pasolini e Dante. A seguire Patrizia Zappa Mulas è in scena per il Dialogo nella palude che Marguerite Yourcenar scrisse ispirandosi alla dantesca Pia de’ Tolomei. Alle 21, l’immancabile appuntamento con i Premi Musica e Parole e Dante-Ravenna: il primo consegnato a Irene Grandi, con l’introduzione di Gian Luigi Beccaria (Lincei, Crusca); mentre il secondo presentato da Marcello Ciccuto, presidente della Società Dantesca Italiana, e dal filosofo della politica Carlo Galli a Giorgio Inglese, cui si deve la nuova Edizione Nazionale della Commedia a cura della SDI.
In caso di condizioni meteo avverse, gli eventi di sabato 17 si terranno presso il Teatro Alighieri.