Ieri sera si è svolto al ristorante La Campaza l’evento di campagna elettorale di Michele de Pascale sindaco per Ravenna 2021 “La salute al centro” dedicato alla presentazione del programma e dei progetti sulle politiche per la salute.
Più di 200 i presenti, tra i quali tantissimi professionisti e professioniste della sanità.
In particolare de Pascale ha illustrato “quattro impegni precisi in tema di edilizia sanitaria e investimenti. Il primo già concreto e appaltato, il cantiere che partirà entro l’anno e che riguarda l’ampliamento del Pronto soccorso, la terapia intensiva e il blocco chirurgico nell’area adiacente al Dea dell’ospedale di Ravenna. In sostanza con la realizzazione di questi tre interventi – ha commentato de Pascale – sarà come avere un nuovo ospedale di ultimissima generazione”.
Il secondo impegno è già all’ordine del giorno della Conferenza territoriale socio sanitaria della Romagna di cui Michele de Pascale è il presidente di lunedì 27 settembre, si tratta dello stanziamento da parte della Regione Emilia-Romagna di 17 milioni di euro che, con altri, concorreranno alla realizzazione della nuova palazzina materno-infantile dell’ospedale di Ravenna e al trasferimento della terapia intensiva neonatale – che oggi si trova nella parte vecchia dell’ospedale – in uno spazio ultramoderno. “Verranno realizzate – ha aggiunto de Pascale – nuove sale parto confortevoli per la salute delle donne e stabilita una maggiore interazione con gli spazi chirurgici per la ginecologia. Proprio perché la pediatria di Ravenna è una grande eccellenza è prevista anche la sua trasformazione in unità operativa a direzione universitaria.
Questo progetto ci sta particolarmente a cuore da un lato perchè è il raggiungimento di un obiettivo che ci eravamo prefissi in questi cinque anni in quanto ginecologia, ostetricia e pediatria erano l’unico servizio complesso che ancora era ubicato nella parte vecchia dell’ospedale, ma anche perché rappresenta un alto valore simbolico, dopo aver trascorso due anni terribili ad occuparci di decessi, il primo grande investimento dell’ospedale di Ravenna si occupa di nascite e di futuro”.
Il terzo investimento riguarda la casa della salute in Darsena, per cui è già stata identificata l’area, e rispetto al quale si sta concludendo in queste settimane il lavoro del team di progettazione tra Comune e Ausl per la realizzazione del progetto socio-sanitario.
“Abbiamo il progetto pronto da candidare nel Pnrr e abbiamo già avviato le carte per presentarlo in Regione. Sorprende però in questa campagna elettorale, il silenzio su questa progettualità, per la
quale ad oggi non sappiamo se sia o meno condivisa dagli altri candidati che non si sono mai pronunciati su questa proposta”.
Accanto al progetto sulla casa della salute in Darsena è previsto il completamento della rete della case della salute con la realizzazione di quella di Marina di Ravenna e di Castiglione e l’implementazione dei servizi, “il primo obiettivo ha sottolineato de Pascale – è la copertura oraria con la continuità assistenziale, perché i cittadini e le cittadine possano avere nella gran parte della giornata, tutti i giorni della settimana, anche il week end, un punto dove potersi recare come alternativa al pronto soccorso”.
Per concludere Michele de Pascale ha annunciato il quarto obiettivo che mette al centro l’oncoematologia: “il traguardo da raggiungere nei prossimi anni insieme a Ior e Ail, con i quali stiamo già lavorando, sarà reperire i finanziamenti per incrementare e valorizzare l’oncoematologia, le cui attività di ricerca ci hanno donato il processo che è alla base del vaccino anti Covid-19. Se abbiamo avuto in così poco tempo un vaccino tanto efficace lo dobbiamo a tutto il mondo della ricerca in ambito oncologico e anche a tutte le donazioni che sono arrivate in questi anni in quel settore.
Nello specifico mi riferisco ad investimenti che riguardano, sul versante ematologico, il trapianto allogenico, per il quale è previsto anche un intervento importante sull’area dell’ospedale, e il completo restyling di tutto il day hospital oncoematologico, progetto che vogliamo portare avanti anche insieme allo Ior per realizzare uno spazio di eccellenza nazionale, che possa accogliere con qualità e umanità chi deve affrontare quel momento tanto difficile e delicato dal forte impatto psicologico, ma che oggi sappiamo essere per molti l’inizio di un percorso che riporta alla salute e alla vita”.