La Regione ha deliberato l’assegnazione dei fondi previsti dal bando relativo alla Legge sulla Memoria del Novecento. “Nel territorio ravennate – riporta la consigliera regionale Pd, Manuela Rontini – arriveranno contributi per 70.000 euro, utili a sostenere un corposo programma di attività legate alla valorizzazione dei luoghi della memoria, alla tutela e conservazione dei documenti storici, alla ricerca e alla raccolta delle testimonianze. Fondi destinati a progetti che hanno l’obiettivo di riannodare i fili della memoria, per non far cadere nell’oblio i fatti che hanno segnato il XX secolo e, con essi, il nostro presente”.
L’avviso era rivolto ad Associazioni, Istituzioni senza fini di lucro, Comuni e Unioni di Comuni ed in particolare la Regione ha voluto sostenere la realizzazione di progetti integrati, favorendo l’aggregazione e l’interazione tra i soggetti.
Nello specifico i fondi sosterranno la realizzazione di 7 progetti nel territorio della provincia di Ravenna, 2 dei quali presentati da Enti locali.
All’Associazione nazionale partigiani d’Italia (ANPI, Comitato provinciale di Ravenna) sono stati destinati 20mila euro per il progetto “Fruibilità di luoghi e costruzione delle mappe della memoria”, 11mila euro andranno all’associazione “Rumore di fondo” per proseguire la realizzazione di “Materiale resistente 2.0” e 16mila euro all’Associazione nazionale reduci della Friuli, di Riolo Terme, per il progetto “Bambini e bambine sulla linea gotica. Racconti di guerra 1944-1945”. Il Circolo cooperatori di Ravenna beneficerà di un contributo di 9mila euro per il progetto sulle Case del popolo della Romagna e l’associazione Onnivoro avrà a disposizione 5mila euro per “Riscrivere la storia”.
Infine, i Comuni di Cervia e Faenza si sono aggiudicati rispettivamente 4mila euro per il progetto “Dalla terra al mare: la metamorfosi nel Novecento” e 5mila euro per “Qualcuno si oppose”.
“Anche grazie all’attenzione dell’assessore Mezzetti prosegue l’impegno e il sostegno della Regione nei confronti alle associazioni del nostro territorio. – commenta la consigliera Rontini – Solo continuando a conoscere e divulgare, in particolare alle giovani generazioni, le tragiche vicende che hanno segnato anche la nostra storia locale potremo cautelarci dagli orrori del passato e la legge regionale sulla Memoria del Novecento è lo strumento che ci consente di farlo”.