I primi cinque componenti della Strada Europea della Ceramica e a destra, la direttrice del settore Cultura del Comune di Faenza, Benedetta Diamanti (foto del 2018)

La Strada Europea della Ceramica è un itinerario culturale certificato dal Consiglio d’Europa dal 2012 che si propone di valorizzare il patrimonio culturale legato alla produzione della ceramica e alla sua antica tradizione, creando un’offerta turistica sostenibile e competitiva non solo basata sulle produzioni e collezioni ma anche sullo sviluppo culturale e sociale che queste destinazioni hanno vissuto negli anni. La Strada, nata in seguito a un progetto europeo nel 2011, è stata gestita attraverso un’associazione coordinata, per i primi cinque anni, dal Comune di Limoges, città della Francia con lunga tradizione nella maiolica.

Per rilanciare e dare più valore alla Strada, i partner dell’itinerario culturale hanno sottoscritto, ad agosto del 2018, il passaggio della guida della Strada da Limoges a Faenza, che ne è quindi il nuovo coordinatore. A tal proposito venne creata un’associazione specifica con sede nella città manfreda. In quel momento i soci erano cinque: Faenza (Italia), Limonges (Francia), Höhr-Grenzhausen (Germania), Porzellanikon Museum Selb (Germania) e Prinsenhof Museum Delft (Olanda). Presidente fu nominato Massimo Isola e direttore Benedetta Diamanti, dirigente del Settore cultura dell’Unione della Romagna Faentina. Nel 2020, dopo un lungo lavoro da parte del nuovo direttivo, vista la rinnovata dinamicità della Strada, entrarono a far parte della Strada, in due successive riprese, anche Gmunden (Austria), Castellò della Plana (Spagna), Boleslawiec (Polonia) Iznik Museum (Turchia), Sheki (Arzebaijan), Manises (Spagna), Telemark Museum (Norvegia) e Aveiro (Portogallo).

Venerdì la città di Limoges ha ospitato l’Assemblea generale della Strada europea della ceramica, un incontro, dopo molto tempo a causa dell’emergenza sanitaria, in presenza. All’ordine del giorno l’elezione del nuovo vertice, nello specifico del presidente e del suo vice. A rappresentare Faenza, c’era il direttore della Strada europea della ceramica, Benedetta Diamanti ed Elisabetta Di Martino, responsabile del segretariato tecnico della Strada. Dopo un approfondito confronto sulle strategie di sviluppo della Strada, sui progetti futuri e su altri temi più propriamente operativi, i membri hanno eletto all’unanimità Massimo Isola alla carica di presidente e Isabelle Debourg (Limoges) come vicepresidente, riconfermando così il binomio che ha guidato l’itinerario culturale del Consiglio d’Europa nello scorso triennio. Durante l’assemblea sono stati presentati in presenza i nuovi soci entrati a far parte della Strada a dicembre del 2020, in piena pandemia.

“Sono molto felice per essere stato nuovamente indicato alla guida della Strada europea della ceramica” ha detto Massimo Isola. “Nel 2018 -continua il presidente- abbiamo ricostruita la Strada su richiesta dei rappresentanti del Consiglio europeo. In questi tre anni abbiamo lavorato molto per far ripartire l’itinerario culturale verso nuovi obiettivi. La pandemia però ha però fatto rallentare i ritmi che ci eravamo dati. Ora però ci sono tutte le condizioni per ripartire con il giusto ritmo. Venerdì, a Limoges, si è tenuta l’assemblea generale dei membri della Strada e, collegato in streaming, mi è stato chiesto di ricoprire nuovamente l’incarico della presidenza per i prossimi tre anni. Per me è stato un onore e ho accettato l’incarico con enorme gioia. Proverò a guidare una Strada europea della ceramica che tenga insieme città e istituzioni che vanno dall’Italia alla Spagna, dalla Germania alla Turchia, dalla Norvegia alla Polonia passando dall’Austria. Centri molto diversi tra loro ma uniti dall’identità ceramica che caratterizza la vita quotidiana ed economica. Posso anticipare che da tempo già al lavoro per mettere in campo progetti europei già accordatici ma altresì siamo pronti a candidarci ad altre progettualità alle quali stiamo lavorando da tempo, malgrado lo stallo imposto dalla pandemia. Il nostro intento è quello di allungare la Strada europea e su questo fronte posso affermare che abbiamo ricevuto la richiesta di nuovi soggetti che vogliono entrare a far parte della Strada, segno della bontà dei progetti e iniziative portati avanti in questi anni. Obiettivo principale della Strada è quello di costruire una cittadinanza europea. Facciamo parte del consiglio d’Europa, lo strumento che si occupa della costruzione della cittadinanza, della diffusione dei valori stessi dell’Unione e che fa con particolare attenzione, tenendo conto soprattutto delle aree periferiche del nostro continente. Proprio in tal senso, noi, come Strada europea, siamo convinti di poter dare un supporto concreto all’Europa in questo momento particolarmente difficile seppur pieno di opportunità. Proprio la ceramica Made in Europ, può aiutare a creare una comunità più consapevole e coesa. Adesso non vediamo l’ora di poter ripartire con nuove iniziative e nuovi progetti. Voglio ringraziare gli amministratori delle città e delle istituzioni che fanno parte della Strada che mi hanno accordato la loro fiducia per la ripartenza dell’itinerario culturale europeo”.